Roma, 17 feb. (LaPresse) – “Il presidente della Repubblica ha conferito l’incarico di formare il nuovo governo a Matteo Renzi. Il segretario ha accettato con riserva l’incarico”. Così Donato Marra, segretario generale della Presidenza della Repubblica italiana, al termine dell’incontro al Quirinale tra il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e il segretario del Pd. Matteo Renzi è dunque il nuovo presidente del Consiglio in pectore e subito ha annunciato le linee guida del suo programma: le riforme urgenti si faranno entro febbraio.

AGENDA DI GOVERNO – “Entro il mese febbraio porteremo a termine il lavoro urgente sulle riforme costituzionali – ha detto il neo premier Renzi al termine del colloquio con il capo dello Stato -. A marzo affronteremo la questione del lavoro, ad aprile la riforma della pubblica amministrazione e a maggio quella del fisco. La nostra attenzione è sui contenuti e non su altro”.

DOMANI CONSULTAZIONI – Renzi ha annunciato che domani cominceranno le consultazioni formali e ufficiali. “La nostra attenzione – ha precisato – è sui contenuti e non su altro. Il senso dell’urgenza è delicato e importante, ma un orizzonte di legislatura come quello che ci diamo necessità di qualche giorno di tempo per sciogliere la riserva”.

ALLE CAMERE – Il premier in pectore, dopo l’incontro con Napolitano, si è recato alla Camera per incontrare la presidente della Camera Laura Boldrini. Successivamente si è recato in Senato per parlare con Pietro Grasso. La prassi istituzionale è infatti quella che vede il nuovo presidente del Consiglio comunicare alla seconda e terza carica dello Stato di aver ricevuto l’incarico con riserva. A seguire Renzi è partito per Firenze per partecipare al Consiglio comunale convocato per le 15, l’ultimo da lui presieduto.

NAPOLITANO E FRATELLI D’ITALIA – Il colloquio con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è durato un’ora e mezzo. Il premier in pectore è arrivato alle 10:15, con 15 minuti di anticipo sull’orario previsto. Renzi era alla guida di una Giulietta bianca. Accanto a lui il capo ufficio stampa dem Filippo Sensi. Al suo arrivo è stato accolto da una rappresentanza di simpatizzanti di Fratelli d’Italia che stava manifestando al grido ‘elezioni elezioni’. Con loro c’è anche la fondatrice del movimento Giorgia Meloni. “Il popolo italiano – ha detto – ormai serve solo a pagare le tasse”.

Tra i giornalisti presenti nella sala stampa del Colle, molti appartenenti alla stampa straniera. All’apertura infatti dell’ingresso per cameramen e giornalisti, in piazza del Quirinale si è formata una lunga fila. Renzi, dopo aver ricevuto l’incarico questa mattina, inizierà le sue consultazioni nella giornata di domani. Dovrebbe prendersi 48 ore di tempo tra consultazioni e riflessioni: tra mercoledì e giovedì quindi il giuramento e la consueta cerimonia del Campanello a Palazzo Chigi, con il passaggio delle consegne da Letta a Renzi. Venerdì il nuovo presidente del Consiglio dovrebbe andare in Senato e chiedere la fiducia, mentre il passaggio alla Camera dovrebbe essere sabato.

IL PARERE DI FITCH – Il premier italiano incaricato, Matteo Renzi, “dovrà probabilmente affrontare sfide simili a quelle del suo predecessore nel costruire e tenere insieme un governo in grado di trovare un accordo e mettere in atto riforme per la competitività e la crescita, rispettando gli obiettivi fiscali”. Lo afferma in una nota Fitch, che sottolinea che “anche se il Pd ha in gran parte sostenuto sfida di Renzi, non è certo che il nuovo premier riceverà il pieno sostegno dalla politica, soprattutto in Senato”. L’agenzia cita la richiesta di un negoziato “non affrettato” avanzata da Ncd di Angelino Alfano.

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