di Antonio Martelli

Torino, 26 gen. (LaPresse) – Da una bambola di pezza regalata a Berlusconi al Ministero dell’Agricoltura. E’ questa l’ascesa di Nunzia De Girolamo, che si è dimessa questa sera da ministro delle Politiche agricole dopo essere finita al centro di una polemica per una serie di intercettazioni relative alla gestione delle nomine all’interno dell’Asl di Benevento.

Ma da dove arriva Nunzia De Girolamo e come, da un piccolo centro come quello sannita è riuscita a diventare una delle fedelissime di Silvio Berlusconi prima di voltargli le spalle e seguire Angelino Alfano nel Nuovo centrodestra nazionale? De Girolamo nasce a Benevento il 10 ottobre del 1975, è figlia di Nicola De Girolamo, direttore per anni del Consorzio Agrario della cittadina sannita. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, si avvicina alla politica e a Forza Italia in occasione della campagna elettorale delle Europee del 1999, quando sostiene il candidato di bandiera Mario De Falco, poi morto suicida nel 2005. Divenuta coordinatrice dei giovani di Forza Italia della provincia di Benevento si candida alle elezioni comunali del 2006, dove ottiene soltanto 178 preferenze e non risulta eletta. Ma è tutta Forza Italia che va malissimo in quelle comunali, raccogliendo appena tre seggi a fronte invece di un risultato migliore alle politiche.

E’ un momento cruciale questo nell’ascesa della giovane esponente beneventana. Risale a questo periodo, infatti, il primo contatto con Silvio Berlusconi. E qui le versioni sono discordanti. Secondo alcune fonti, la giovane sannita viene presentata al Cavaliere nel corso di un comizio a Napoli a inizio 2007. Si narra che la De Girolamo abbia subito fatto colpo su Berlusconi regalandogli una ‘pigotta’ dell’Unicef, ribattezzata ‘Libertà’. Dentro la bambola, c’era il suo numero di telefono. Secondo altre fonti interne agli ambienti politici beneventani, a far conoscere la De Girolamo a Berlusconi sarebbe stato l’allora ministro degli interni Claudio Scajola conosciuto tramite la moglie del secondogenito di Clemente Mastella, Elio, concittadina proprio del ministro ligure. Le malelingue parlano anche di qualcosa di più di una semplice amicizia tra Scajola e la De Girolamo.

Sempre in questo periodo, nel corso di una cena di Natale organizzata dai vertici locali del partito, intervenendo telefonicamente, Silvio Berlusconi chiede espressamente di parlare con la De Girolamo. E’ di fatto questa la prima vera investitura da parte del Cavaliere, che nel 2007 la porta a diventare coordinatrice del partito a Benevento. Nel 2008, su espressa volontà dello stesso Berlusconi, viene candidata alle politiche nelle liste del Popolo delle Libertà come numero 7 e viene eletta in Parlamento. La De Girolamo fa parte del gruppo delle così dette ‘Amazzoni’, deputate giovani e di bella presenza che nell’intento del Cavaliere dovrebbero dare una svolta al partito e alla politica italiana. L’attivismo della giovane beneventana, sempre in prima fila al fianco del Cavaliere, la portano a diventare in breve la plenipotenziaria del centrodestra locale. La De Girolamo sale per la prima volta agli onori della cronaca nazionale per aver scambiato insieme con la collega Gabriella Giammanco, durante una delle prime sedute parlamentari della legislatura, bigliettini ‘galanti’ col premier Berlusconi.

E’ proprio in Parlamento che la futura ministra conosce Francesco Boccia, deputato pugliese del Pd, con cui si sposa il 23 dicembre del 2011 e da cui ha una figlia di nome Gea. Proprio il legame con Boccia, uno dei fedelissimmi di Enrico Letta, le apre le porte del governo delle ormai ‘piccole intese’. Dal 28 aprile 2013 la De Girolamo viene nominata ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Quando ancora è forte il legame con Berlusconi, la De Girolamo è una dei ministri del Pdl che il 30 settembre 2013 presenta le dimissioni ‘irrevocabili’, che successivamente vengono respinte dal presidente del consiglio Letta. Il 16 novembre 2013, con la fine del Popolo della Libertà e il rilancio di Forza Italia, la De Girolamo aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano voltando clamorosamente le spalle a l’uomo che l’ha creata politicamente: Silvio Berlusconi. Da lì a qualche settimana lo scoppio del caso della Asl di Benevento che l’ha portata oggi a dimettersi.

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