Roma, 24 dic. (LaPresse) – “Ieri abbiamo inviato un progetto che deve essere approvato e che deve arrivare alle Regioni. Questo progetto sarò costituito da una prima fase di informazione e orientamento. Poi i ragazzi potranno iscriversi a questo programma ed entro 4 mesi dovranno ricevere una proposta di lavoro, o tirocinio e servizio civile. Abbiamo inserito anche quest’ultimo perché in Italia abbiamo una tradizione forte in questo senso”. Lo ha detto in un’intervista a RaiNews24 il ministro del Lavoro Enrico Giovannini.

Il ministro ha poi sottolineato che “la formazione è fondamentale: non è vero che studiare non serve. Chi ha risultati migliori ha più probabilità di trovare lavoro. Bisogna accettare la sfida di entrare nel mercato del lavoro, è importante riscoprire e accettare lavori manuali, artigianali”. “E’ probabile – ha detto ancora – che il primo lavoro non corrisponda a quanto studiato”. Giovannini ha inoltre spiegato che “abbiamo flessibilizzato l’entrata nel mondo del lavoro” e che “35mila persone in questi mesi sono state assunte grazie a questo incentivo”. “Senza ripresa – ha poi sottolineato il ministro – è difficile creare lavoro, ma cambiare semplicemente le regole non è che crea necessariamente nuovo lavoro”.

“Noi abbiamo incentivato la trasformazione di contratti a termine a contratti a tempo indeterminato . ha spiegato ancora Giovannini riferendosi alle proposte di Matteo Renzi -. Il contratto unico non può essere la sola strada ma può essere un aiuto. Non c’è uno strumento che può valere per tutte le imprese”.

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