Roma, 18 nov. (LaPresse) – “Parlare di bocciatura europea è eccessivo, d’interferenze anche, credo che sia corretto parlare di valutazioni di cui il Governo italiano dovrà tenere conto”. Così il senatore Mario Monti a Omnibus su La7 commenta le critiche mosse dall’Europa nei confronti della Legge di stabilità.
“Ci sono ancora delle voci aperte nella legge ed è quindi comunque prematuro parlare di bocciatura ma credo – insiste il leader di Scelta civica – che il Governo e la maggioranza terranno conto dei segnali della Commissione Europea”.
L’ex premier precisa poi che l’intervento dell’Europa “non è un’interferenza, perché sono gli Stati dell’Unione europea che hanno deciso, in accordo con il Parlamento europeo, di accrescere questa vigilanza ex ante sui conti, per evitare poi che ci siano sorprese a posteriori come quella della Grecia”.
E ha aggiunto: “Sicuramente anch’io vorrei cambiare molte cose in Europa però un’applicazione di una garibaldina strategia del fregarsene delle direttive e delle condanne dell’Europa porterebbe l’Italia a ripiombare nella situazione del 2011. La linea di real politik per affermare la propria visione in Europa – ha osservato Monti – è invece quella di essere in ordine con le regole esistenti in casa propria, perché i Paesi che lo sono, se non si fanno intimidire in Europa neanche dalla signora Merkel, possono ottenere poi delle modifiche per il futuro. Per aver un ruolo in futuro – ha poi concluso Monti – credo che l’Italia dovrebbe essere garibaldina, mazziniana e cavouriana”.
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