Roma, 21 ott. (LaPresse) – Sono stati pubblicati on line i testi dei documenti congressuali presentati dai quattro candidati alla segreteria nazionale del Pd, in vista delle primarie del prossimo 8 dicembre. I testi si trovano sul sito del Pd all’indirizzo www.partitodemocratico.it/doc/261595/le-proposte-a-confronto.htm. I titoli delle proposte dei 4 candidati sono: ‘Per la rivoluzione della dignità’ di Gianni Cuperlo; ‘Cambiare verso’ di Matteo Renzi; ‘Il futuro che vale. Per un partito democratico, solidale, europeo’ di Gianni Pittella; ‘Dalla delusione alla speranza. Le cose cambiano, cambiandole’ di Giuseppe Civati.
RENZI – Nel documento che accompagna la candidatura di Matteo Renzi, uno dei punti è basato sulla conquista dei voti: “Vuoi anche i voti del centrodestra? Sì. E vuoi i voti di Grillo? Assolutamente sì. Non è uno scandalo, è logica: se non si ottengono i voti di coloro che non hanno votato il Partito democratico alle precedenti elezioni, si perde”. Renzi nel suo programma promette di avere un occhio di riguardo per la scuola, le pensioni e il pubblico impiego. “Siamo il primo partito nel pubblico impiego e nei pensionati – scrive Renzi -. Il secondo partito tra gli studenti. Addirittura il terzo tra operai, disoccupati, professionisti, imprenditori. Vogliamo essere il primo partito in tutte queste categorie. Ma per farlo dobbiamo cancellare il conservatorismo di chi vorrebbe fare sempre le stesse cose”.
CUPERLO – Nel documento congressuale di Gianni Cuperlo si legge: “L’orizzonte politico del Pd non sono le larghe intese come strategia, nè un neocentrismo esplicito o camuffato. E neppure il sogno dell’autosufficienza. Lavoriamo per una moderna democrazia dell’alternanza, fondata su grandi partiti di tipo europeo”. “Bisogna costruire l’alternativa di un nuovo centrosinistra – scrive ancora Cuperlo. Dobbiamo fare più grande il Pd, essere perno e motore di una grande alleanza civica, politica e sociale, coinvolgendo le forze del lavoro, dell’impresa, della conoscenza, della societa’ che si organizza. Di questa alleanza il sindacato e’ interlocutore essenziale, e le recenti intese con gli imprenditori dimostrano come la crisi rilanci urgenza e potenzialita’ del patto sociale”.
“Si deve prendere atto che i vincoli europei offrono maggiori margini di azione – scrive ancora Cuperlo – Portando il deficit dal 2,5 previsto al 2,7 (quindi sempre al di sotto del 3%), si potrebbero destinare circa 3 miliardi agli esodati, all’occupazione giovanile e a un programma straordinario di investimenti per la messa in sicurezza del territorio e delle scuole che avrebbe un impatto virtuoso sulla crescita e l’occupazione senza compromettere e anzi rendendo più sostenibile il percorso di riduzione debito/Pil”.
CIVATI – Pippo Civati punta l’attenzione sulla chiusura di un ventennio. “Il Pd, oggi al governo in una coalizione innaturale e che assume sempre più i connotati di un disegno politico nato in un accordo di Palazzo anzichè da una proposta elettorale, ha bisogno innanzitutto di ritrovare il proprio profilo culturale e politico, e nel farlo ha il dovere di ricostruire il popolo della sinistra facendo in modo di essere da questo attraversato: per chiudere un ventennio, ci vogliono libere elezioni democratiche, con una nuova legge elettorale, che avremmo potuto e dovuto già avere individuato”. “La politica esiste – scrive ancora Civati – se è un mezzo per diffondere il potere e non per requisirlo… La politica oggi è sequestrata da un continuo stato di eccezione”. E sul rapporto con la Ue scrive: “Non si devono chiedere sconti all’Europa. Si devono chiedere prospettive”.
PITELLA – Gianni Pitella nel suo documento scrive: “Dobbiamo essere consapevoli che un’epoca è nella fase terminale e un nuovo tempo si sta affacciando. Sta finendo l’epoca dello sviluppo e dello sfruttamento infiniti della natura, della ricerca del particolare e della perdita del totale, l’epoca delle certezze e delle sicurezze cercate ma mai trovate”. “E’ necessario – aggiunge Pitella – un Partito democratico vivo ed energico… un partito della speranza”. Per Pitella le parole d’ordine sono creatività, cambiamento, rispetto dei valori dell’uguaglianza. Per Pitella ora “possiamo promuovere una politica monetaria più coraggiosa e democratica”.
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