Belluno, 12 ott. (LaPresse) – “Nel discorso della fiducia con cui è nato questo governo, la protezione civile ha un capitolo speciale. Perché dobbiamo cambiare la filosofia delle emergenze: non è possibile che davanti alle emergenze nel nostro Paese, ci siano cittadini di serie A e di serie B: la storia italiana è fatta di asimmetrie profonde”. Lo ha detto il premier Enrico Letta a Longarone (Belluno) durante la commemorazione dei 50 anni dalla tragedia del Vajont.

“C’è bisogno di meccanismi automatici che permettano di distinguere fra emergenza immediata e ricostruzione – ha precisato Letta – I nostri cittadini sono tutti di serie A. Questo è un impegno che dobbiamo prenderci tutti. Creiamo delle regole che rendano la protezione civile in grado di intervenire immediatamente”.

“Riguardo al tema del patto di stabilità – ha detto il premier – bisogna sapere che siamo tutti dalla stessa parte. Non deve essere Roma contro i sindaci e i sindaci contro Roma. Il nostro Paese in passato ha fatto spese allegre, che ora pesano sulle spalle di tutti noi. Il debito pubblico ci ha reso più vulnerabili degli altri Paesi. Non deve più accadere, ma perchè questo non succeda più dobbiamo essere dalla stessa parte. La spesa pubblica va tenuta sotto controllo a livello locale e nazionale”.

“Il nostro paese – ha spiegato ancora – è fragile e nel tempo la sua fragilità è peggiorata perché la gente abbandona montagna, perché non abbiamo dato le condizioni per un presidio quotidiano che solo i Comuni e le comunità riescono a dare. “Oggi – ha aggiunto – ci sono meno soldi rispetto a ieri. Ci sono stati tagli pesanti che a volte sono stati lineari e hanno toccato un po’ qua e là. Alcuni tagli hanno avuto effetti non positivi e molto complessi. Ma il tema della messa in sicurezza del territorio è la chiave per il nostro futuro”.

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