Roma, 6 set. (LaPresse) – “La Costituzione è di tutti”. Questo lo striscione srotolato da alcuni deputati del Movimento 5 Stelle dal tetto della Camera dei Deputati. I parlamentari grillini protestano contro il disegno di legge sulle riforme costituzionali che si sta votando in aula. “Staremo qui a oltranza – ha detto il deputato Filippo Gallinella raggiunto telefonicamente mentre è sul tetto – fino a quando non verrà bloccato l’iter del disegno di legge sulle riforme”. “Quella di salire sul tetto – ha aggiunto – è stata l’unica azione forte in grado di far conoscere il problema”.

“Vogliamo che sia chiaro – aggiunge Gallinella – che il M5S la vuole cambiare la Costituzione, ma senza bypassare l’articolo 138 che stabilisce come va cambiata: senza delocalizzare il Parlamento”. Insieme a lui, ancora sul tetto di Montecitorio, ci sono i deputati Carlo Sibilia, Alessandro Di Battista, Massimo Artini, Maria Edera Spadoni, Giuseppe D’Ambrosio, Laura Castelli, Dalila Nesci, Sergio Battelli, Alessio Villarosa, Manlio Di Stefano e Giorgio Sorian.

BOLDRINI: OCCUPAZIONE E’ FATTO GRAVE. “Il nostro regolamento offre tante possibilità per fare un’opposizione costruttiva, ogni tipo di opposizione, non c’era bisogno di fare gesti così eclatanti. Non è che da qui verrà qualcosa di meglio per il Paese”, ha commentato la presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha riunito l’Ufficio di presidenza per discutere dell’accaduto. “Non c’era bisogno di ricorrere a questa violazione dell’istituzione – ha aggiunto Boldrini – tanto più quando, mi dicono, vengono esposte bandiere di partito. Se è così – ha aggiunto – non si capisce neanche più il senso”. La presidente della Camera si è poi augurata che “nessuno si faccia male”.

UFFICIO DI PRESIDENZA CAMERA APRE ISTRUTTORIA. È stato aggiornato a lunedì l’ufficio di presidenza della Camera che dovrà decidere quali provvedimenti adottare nei confronti dei deputati del M5S che hanno occupato il tetto di Montecitorio per protestare contro il ddl sulle Riforme costituzionali. Intanto è stata aperta un’istruttoria che deve accertare cosa è successo in altri palazzi della Camera, perché da ciò che è emerso uno striscione di protesta è stato srotolato anche a palazzo Marini. “È un atto fuori dalla norma – ha riconosciuto il vicepresidente Luigi Di Maio, deputato del M5S – a cui do il mio sostegno. La protesta andrà avanti”.

QUESTORE CAMERA CHIEDERA’ RISARCIMENTO A DEPUTATI. Il questore della Camera Stefano Dambruoso chiederà il risarcimento dei costi che la Pubblica amministrazione dovrà affrontare a causa dell’iniziativa messa in atto dai deputati del M5S che hanno occupato il tetto di Montecitorio per protestare contro il ddl sulle Riforme costituzionali. È quanto si apprende al termine dell’ufficio di presidenza. La stessa richiesta è stata avanzata dai membri del Pd e della Lega presenti alla riunione.

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