Torino, 1 set. (LaPresse) – “Berlusconi ha il diritto di difendersi davanti alla Giunta del Senato come qualunque altro parlamentare, né più né meno. Occorre rispettare le regole anche per i nostri avversari. E’ molto facile applicare le regole solo per gli amici, è molto più complicato farlo per gli avversari”. Lo ha detto Luciano Violante, parlando alla sede del Pd di Torino.
“Non ho mai proposto lodi o salvacondotti” e “non ho mai detto – ha puntalizzato – che la Giunta abbia il dovere di sollevare la questione davanti alla Corte costituzionale, ma che lo debba fare se lo giudica opportuno”.
“Da ex magistrato penso che chi giudica deve mantenere il riserbo fino al pronunciamento della sentenza”, ha continuato poi con una stoccata al giudice della Cassazione Antonio Esposito che in una intervista ha anticipato le motivazioni della sentenza Mediaset.
Per poi tirarne un’altra, questa volta all’indirizzo del partito. “Io – ha detto – non sono favorevole a trasformare Berlusconi in una vittima. La ricerca costante del nemico è segno di debolezza del partito. E questo c’è da una parte e dall’altra”.
“Sono venuto qui – ha concluso – per spiegare ed eventualmente correggere, perchè la capacità politica di un partito nasce dalla sua capacità di discutere”. Fra i presenti, oltre ad alcuni dei senatori firmatari della lettera con cui è stato proposto l’incontro, anche i parlamentari Umberto D’Ottavio, Anna Rossomando e Andrea Giorgis, poi Giusi La Ganga, il segretario del Pd piemontese Gianfranco Morgando e il segretario di Torino Alessandro Altamura.
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