Roma, 29 ago. (LaPresse) – “Quello che è successo sull’Imu è stata una serie di intimidazioni da parte del Pdl che hanno avuto successo. Da questo punto di vista, il Governo non ha educato il Pdl alla moderazione, anzi ha rappresentato la prova evidente che l’intimidazione paga”. Lo ha detto l’ex premier Mario Monti, parlando a Rai News 24. Il leader di Scelta civica ha espresso una posizione molto dura sul provvedimento varato dal Governo, ricordando il sofferto percorso di risanamento dei conti pubblici condotto dal suo esecutivo. “Adesso che il Paese è risanato – ha sottolineato – e ha un percorso di crescita davanti a sè, stretto ma che bisogna percorrere, non vorrei che si passasse a una sorta di dissipazione, e che si passasse che da un comportamento da formica come quello che abbiamo seguito fino qui, a uno da cicala”.

Monti è poi passato a parlare del futuro della sua formazione politica. “Berlusconi ha avuto il merito storico – ha detto – di vincere la paleosinistra di Occhetto. Però poi non è riuscito a riempire la destra di contenuti liberali”. “Scelta civica – ha annunciato – vorrebbe dare un contributo alla politica italiana” affiancando un centrodestra che “possa diventare più moderato nei toni” grazie al percorso che imboccherà in futuro quando, prima o poi, si verificherà l’uscita di scena di Sivio Berlusconi.

“Berlusconi – ha continuato – è un uomo capace di vedere l’interesse del Paese. Un uomo della sua statura penserà anche all’immagine che di lui resterà nella storia. Il giorno che avesse fine la sua parabola, penso che se avesse la soddisfazione di aver lasciato un polo liberale e saldamente ancorato in Europa, nel suo intimo sarebbe più contento che se avesse rotto la legislatura e magari vinto elezioni anticipate, facendo non si sa cosa di questo brillante e promettente Paese”.

Riguardo alla vicenda della decadenza da senatore, Monti ha suggerito nuovamente la strada della grazia. “La legge Severino – ha detto – c’è e va rispettata. Comunque lo stato di diritto richiede anche il rispetto dei diritti della difesa e dell’accusato. Se ci sono approfondimenti da fare, non vedo perché non farli”. Lo ha detto l’ex premier Mario Monti, intervenendo a Rai News 24, parlando della questione della decadenza di Silbio Berlusconi da senatore. “Non sono favorevole – ha precisato – a una amnistia. Altra cosa è un eventuale provvedimento di clemenza che solo il capo dello Stato può considerare ed eventualmente decidere e nessuno dovrebbe fare pressioni su di lui. Quella non è una violazione dello stato di diritto, è previsto dalla costituzione”.

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