Di Nadia Pietrafitta
Roma, 31 mag. (LaPresse) – “Il tema della disoccupazione giovanile è diventato il cuore dell’impegno europeo del prossimo vertice”. Enrico Letta accoglie con queste parole il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, a palazzo Chigi. Il messaggio del premier, rivolto da una parte all’Europa, mira anche a dettare l’agenda dell’esecutivo di casa nostra. “Metteremo in piedi un piano nazionale contro la disoccupazione giovanile prima del Consiglio europeo perché riteniamo che darà più forza a questo tema”, annuncia Letta. Di più. “Cercheremo di farlo approvare dal Parlamento prima dell’estate”, azzarda. Van Rompuy, si dice fiero degli sforzi compiuti dall’Italia e si congratula con Letta per l’uscita del nostro Paese dalla procedura di effrazione per deficit eccessivo. “Il calo degli spread, anche in Paesi come l’Italia – spiega – dimostra che la fiducia dei mercati sta tornando e la minaccia esistenziale per l’eurozona è superata”. Guai, però, ad abbassare la guardia. “Stiamo attraversando il momento più difficile – ammette il presidente del Consiglio Ue – la fase intermedia dopo la violenta tempesta e prima che inizino a diradarsi le nuvole. E’ importante tenere la rotta concordata da tutti i leader del Consiglio europeo a marzo”.
Lotta alla disoccupazione giovanile, quindi. Ma anche aumento della competitività e – “primo” dei passaggi fondamentali individuato da Van Rompuy – mantenere salda la stabilità finanziaria. I provvedimenti che il Governo italiano metterà in campo, assicura quindi Letta, saranno “tutti dentro le regole di bilancio che ci siamo dati”. Il presidente del Consiglio ha anche dalla sua la recentissima approvazione dell’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti. “È un passo importante – spiega – lo avevamo promesso e abbiamo mantenuto la promessa”, aggiunge sottolineando di confidare “che il Parlamento approvi rapidamente” il disegno di legge perché “ne va della credibilità della politica italiana”. Van Rompuy ascolta in silenzio. Della traduzione delle parole che riguardano la politica di casa nostra se ne incarica lo stesso premier, che si rivolge a Van Rompuy in francese. “Va tutto bene”, sorride lui.
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