Roma, 19 mag. (LaPresse) – Diversi senatori vengono pagati dalle lobby per appoggiare determinati provvedimenti. E’ la denuncia contenuta in un servizio de ‘Le Iene show’ che è andato in onda stasera. Il programma di attualità e intrattenimento ha intervistato l’assistente di un senatore in forma anonima. La denuncia ha immediatamente provocato la reazione del presidente del Senato Grasso, che parla di un fatto ‘gravissimo’ e chiede a chi sa di sporgere una denuncia in procura.

‘Dalle anticipazioni giornalistiche – scrive Grasso in una nota – in merito al servizio delle Iene su deputati e senatori che, nelle scorse legislature, sarebbero stati pagati da multinazionali per operare modifiche favorevoli ai disegni di legge in discussione, emerge la denuncia di un comportamento che, se provato, sarebbe gravissimo’. ‘Purtroppo la natura di denuncia, anonima nella fonte e nei destinatari – prosegue – rende difficile procedere all’accertamento della verità. Spero quindi che gli autori del servizio e il cittadino informato di fatti così gravi provvedano senza indugio a fare una regolare denuncia alla procura, in modo da poter accertare natura e gravità dei fatti contestati. Da parte mia assicuro che mi adopererò per fornire agli inquirenti nel più breve tempo tutte le informazioni che riterranno utili alle indagini’.

‘Ho dimostrato – continua Grasso – di considerare la lotta alla corruzione un’assoluta emergenza depositando, il mio primo giorno da senatore, un Disegno di legge con ‘Disposizioni in materia di corruzione, voto di scambio, falso in bilancio e riciclaggio’, che martedì sarà preso in esame dalla commissione Giustizia del Senato. Spero che divenga presto legge dello Stato, e che si possa cogliere l’occasione per introdurre nel testo un reato specifico per il traffico di influenze illecite nell’attività parlamentare che renda più facile punire i comportamenti denunciati dal servizio televisivo. Alcuni giorni fa ho inoltre evidenziato l’esigenza di una legge che disciplini, in maniera chiara e trasparente, l’attività lobbistica che al momento, seppur sempre presente, si muove in maniera nascosta’.

Il servizio, andato in onda stasera, era stato anticipato ieri da Mediaset. Di seguito il testo dell’intervista all’assistente di un senatore rimasto anonimo.

Assistente senatore: ‘Ci sono alcuni senatori e alcuni onorevoli che sono a libro paga di alcune multinazionali, le cosiddette lobbies’.

Iena: ‘In che senso le lobby hanno a libro paga onorevoli e senatori?’

Assistente senatore: ‘Ci sono le multinazionali che ogni mese per mezzo di un loro rappresentante fanno il giro dei palazzi, sia al Senato che Camera, incontrano noi assistenti e ci consegnano dei soldi da dare ai rispettivi senatori e onorevoli’

Iena: ‘A che titolo?’

Assistente senatore: ‘Per far sì che quando ci sono degli emendamenti da votare in commissione in aula, i senatori e gli onorevoli li votino a favore della categoria che paga’.

Iena: ‘Ma è legale tutto questo?’

Assistente senatore: ‘Che io sappia no’

Iena: ‘Ma di quanti soldi si parla?’ Assistente senatore: ‘Per quel che mi riguarda, conosco due multinazionali ed entrambe elargiscono una 1.000 euro e un’altra 2.000 euro ogni mese

Iena: ‘Di che multinazionali si tratta?’

Assistente senatore: ‘Quelle che conosco io, con i senatori di cui stiamo parlando, una è del settore dei tabacchi e un’altra nel settore dei video giochi e delle slot machine

Iena: ‘Scusa, gli danno migliaia di euro al mese in cambio di che cosa?’

Assistente senatore: ‘La protezione. Quando vengono emanate delle leggi o degli emendamenti che potrebbero andare ad intaccare i guadagni di queste società, loro si impegnano invece a proteggere le società a discapito del cittadino

Iena: ‘E che tu sappia, il senatore per cui tu lavori ha avuto delle occasioni concrete per agire a favore delle multinazionali che lo pagano?’

Assistente senatore: ‘Sì, parecchie. Perché è stato abbastanza influente in alcune occasioni e ha avuto modo di determinare il buon esito di alcuni emendamenti’

Iena: ‘Parli di emendamenti e provvedimenti di legge?’

Assistente senatore: ‘Sì, esatto’

Iena: ‘A quanto ci dici il tuo senatore non è un caso isolato?’

Assistente senatore: ‘No, ci sono tantissimi senatori e tantissimi onorevoli che percepiscono questo denaro

Iena: ‘Tu come fai a saperlo?’

Assistente senatore: ‘Perché incontro i miei colleghi assistenti e ne parliamo’

Iena: ‘Questi soldi dove li andate a prendere?’

Assistente senatore: Di solito ci incontriamo in uno dei bar attorno al Senato e lì avviene lo scambio. Ci danno una busta, che noi mettiamo in tasca, ci offrono un caffè e poi ce ne andiamo‘.

Iena: ‘E questa cosa avviene ogni mese?’

Assistente senatore: ‘Sì’

Iena: ‘Come avviene l’incontro tra l’assistente e il rappresentante della lobby?’

Assistente senatore: ‘Quando arriva il rappresentante della lobby di solito fa uno squillo in segreteria, noi scendiamo, andiamo in un bar e lì avviene lo scambio. Mi dà la busta, noi la prendiamo e ci salutiamo e ce ne andiamo. A volte ci fermiamo a prendere un caffè, a volte ce ne andiamo via direttamente’.

Iena: ‘La tariffa è sempre la stessa o cambio a seconda dell’importanza del senatore?’

Assistente senatore: ‘Cambia a seconda dell’importanza del senatore e quindi, se è molto influente, varia, sale di più, oltre i 1.000 euro, ma la base è 1.000 euro

Iena: ‘Quanto può arrivare al massimo?’

Assistente senatore:Fino a 5.000 euro

Iena: ‘Ti vengono in mente altre lobbies che sono attive in questo traffico illecito’

Assistente senatore: ‘Le lobbies della sanità e dei farmaci. Praticamente tutto quello che riguarda apparecchiature sanitarie e ospedaliere, l’utilizzo di farmaci, informazioni per quanto riguarda alcune malattie. Vi sono alcune associazioni che hanno aiuti da parte dello Stato per informare i cittadini di determinate malattie, ma alla fine queste associazioni producono dei libricini che non vengono mai consegnate ai cittadini. Addirittura i cittadini ignorano l’esistenza di queste associazioni’

Iena: ‘Ma questa cosa negli ambienti di Camera e Senato è risaputa oppure no?’

Assistente senatore: ‘Sì, è risaputa e ad ogni legislatura sia i senatori che gli onorevoli fanno a gara per essere inseriti in alcune commissioni affinché possano poi essere inseriti a loro volta nel libro paga delle multinazionali’

Iena: ‘E un senatore, sommando tutti i soldi che gli arrivano dalla multinazionali, in un mese quanto può arrivare a guadagnare?’

Assistente senatore: ‘Dipende dall’importanza che lui ha nelle commissioni, in quante commissioni è inserito e quante multinazionali lo pagano. Di solito non più di due o tre multinazionali’

Iena: ‘E nel caso di tre lobbies che ti pagano, di che cifre si parla?’

Assistente senatore: ‘Partendo dal presupposto che il minimo che una lobby paga sono 1.000 euro, considerando la cifra minima, con tre lobbies siamo a 3.000 euro. Se poi dobbiamo parlare di cifreàla massima che è 5.000 euro, possono anche arrivare agli oltre 8.000 euro’

Iena: ‘In un anno sono un sacco di soldi’

Assistente senatore: ‘Centinai di migliaia, totalmente in nero e illeciti’

Iena: ‘Le società che gestiscono i giochi on line sono state favorite in qualche modo da provvedimenti da parte del Parlamento?’

Assistente senatore: ‘Sì, eccome se sono state favorite. Basti pensare che per quanto riguarda le sale Bingo si sono formati due gruppi, che sono partecipati sia da uomini del centrosinistra che da uomini del centrodestra, ragione per la quale c’è una totale spartizione delle varie sale Bingo per tutta l’Italia sia dal centro sinistra che dal centro destra, in due gruppi. Un gruppo fa capo a un ex Ministro de ***, e un altro gruppo fa capo a un ex Ministro de ***, entrambi del centro sinistra

Iena: ‘Non hai detto che erano suddivisi in centrodestra e centrosinistra?’

Assistente senatore: ‘Sì, perché molto uomini, sia del centrodestra che del centrosinistra. Hanno scelto chi di mettersi con un gruppo, e chi di mettersi con un altro gruppo. Dipende anche a chi fanno riferimento i due uomini del centro sinistra che sono a capo dei due gruppi’.

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