Roma, 12 mag. (LaPresse) – “Io ho criticato un modo di porsi da parte di Beppe Grillo, un approccio ai problemi che secondo me non aiuta a trovare le soluzioni. Sulla questione della diaria e non solo. Come pronta risposta, dopo la riunione, ci siamo trovati sul blog di Grillo l’accusa di volere fare la cresta”. Lo racconta in una intervista a La Repubblica il senatore del Movimento 5 Stelle Francesco Campanella. “Alcuni di noi – sottolinea – hanno manifestato dubbi sulla modalità di restituzione degli emolumenti. E bisogna dire che nel regolamento questa parte è scritta in maniera non chiara. Potete verificare sul web: non si parla mai, chiaramente, di rimborso della quota della diaria non spesa. E’ questione di interpretazione. Io sono per la rendicontazione delle uscite e per la restituzione della parte eccedente. Ma bisogna ascoltare chi la pensa in modo diverso, non additarlo quale traditore o ladro”.

“Il ragionamento per cui ‘o si fa così o sei fuori’ non funziona. Le espulsioni sono una sconfitta anzitutto per chi le decide”, sottolinea, riferendosi ad Antonio Venturino, il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana espulso dal M5S perché si è rifiutato di restituire l’indennità. Si profila una spaccatura? “Non mi risulta che nessun collega stia passando al misto. Dobbiamo tornare a incontrarci con Grillo e superare le incomprensioni”. Altrimenti? “Amo troppo questo movimento per chiedermelo. Un mio amico oggi mi ha detto che con una rottura di 5 stelle la gente non andrebbe più al voto. E il risultato elettorale del Friuli dove ha perso M5S e ha vinto l’astensionismo, è emblematico”.

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