Roma, 22 apr. (LaPresse) – Nessuna regia dalemiana dietro l’affossamento di Romano Prodi nelle elezioni per il Colle, semmai quella “di chi lo ha candidato in modo francamente assurdo”. Lo dice Massimo D’Alema in un’intervista rilasciata a Piazzapulita il programma in onda questa sera alle 21.10 su La7. Qualcuno dice che dietro per esempio l’operazione Prodi ci sia comunque la sua regia, domanda il giornalista di Piazzapulita. “Ma è una vergogna, una vergogna autentica – risponde Massimo D’Alema – chi dice questo è un calunniatore, io lo denuncerò”. “Quale regia, di che cosa? – ha aggiunto l’esponente del Pd – Non ho potuto impedire che quindici persone mi votassero. Dietro la sconfitta di Prodi c’è la regia di chi lo ha candidato in un modo francamente assurdo, perché non si può tirare fuori in questo modo la candidatura di Prodi senza una preparazione, senza un’alleanza”.

“Si cercano capri espiatori – ha concluso l’ex segretario – per errori politici che sono stati compiuti, in persone che non c’entrano nulla. Io, come vede, vado a spasso con il cane, non organizzo complotti, non faccio parte di nessun organismo. Non credo ci sarà una scissione nel Pd – ha concluso D’Alema – ma non ne ho idea, guardi, io non faccio parte né dei parlamentari del Pd né degli organismi dirigenti del Pd, non vedo perché lei si rivolga a me”.

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