Roma, 9 apr. (LaPresse) – “Il governissimo è l’estremizzazione dell’inciucio”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ad Agorà su Rai3. “E’ molto difficile – ha aggiunto – levarsi i panni che ti mettono addosso. A mio modo ho una proposta di larghe intese, non sottovaluto la responsabilità democratica comune, ma propongo di svolgerla in un certo modo che consenta comunque un cambiamento”. La sua proposta, ha ribadito Bersani, è “di comune responsabilità democratica. Nel ’76 c’era uno che governava e gli altri che consentivano, era una forma singolare di governo di minoranza. Io ho detto a M5S e Pdl: ‘consentite?’, loro hanno detto no, non io. Il Pdl ha chiesto di trattare il presidente della Repubblica e allora ho detto no io”.
L’INCONTRO CON BERLUSCONI. L’incontro con Silvio Berlusconi, però, ci sarà, “o domani o domani l’altro, attendo istruzioni”, ha detto Bersani. “Io ho vissuto la fase finale del governo Monti – ha spiegato – Noi siamo rimasti lì, ma Berlusconi è andato via tre mesi prima. Quando lo incontro glielo dico: ‘Ti conosco mascherina…’.
BASTA ‘BERSANITE’ ACUTA. “Togliamoci di dosso questa ‘bersanite’ acuta – ha detto il segretario democratico – non saranno il Pd e Bersani a mettersi di traverso, ma ci vanno soluzioni con un contenuto di credibilità”. “Io penso – ha aggiunto – che tutto quello che sta al di sotto delle proposte che abbiamo avanzato, sta al di sotto delle esigenze del Paese. E’ chiaro che sono affezionato a queste idee, ma non significa non essere disponibile ad ascoltare altre ipotesi, a fare passi indietro, passi avanti, balli…”.
ARROGANZA UMILIA CHI LA FA. E al Movimento 5 Stelle, il leader del Pd non le manda a dire. “Io ce l’ho tutta la dignità – sbotta – e so che è importante anche l’umiltà. Io ho dimostrato a chi ha votato per Grillo che non sono ostile al cambiamento, capisco le loro esigenze, ma contesto che i loro voti finiscano nell’inutilità. L’arroganza umilia chi la fa, e credo che i cittadini poco a poco lo capiranno”. I grillini, spiega Bersani, “hanno preso 8 milioni di voti e li hanno messi in frigorifero. Facciamo pure le commissioni, ma senza governo mi devono spiegare cosa facciamo. Hanno preso 8 milioni di voti e li hanno messi in frigorifero”.
NESSUNO SCAMBIO GOVERNO-COLLE. “L’elezione a larga maggioranza del presidente della Repubblica crea un clima positivo, di condivisione – ha detto Bersani – ma non è un elemento che vedo direttamente legato al governo. Attenti a fare meccanismi di scambio su cose che non c’entrano, non sono disposto a scambi”.
E proprio al prossimo inquilino del Colle spetterà, ha spiegato Bersani, fare la prossima mossa. “Siamo fermi qui – ha detto – perché c’è l’incrocio con le elezioni del presidente della Repubblica e c’è bisogno che le nuove mosse le faccia il prossimo” capo dello Stato. “Troverà altre soluzioni? Non ci metteremo di traverso – ha aggiunto – ma ci vanno soluzioni con un contenuto di credibilità”.
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