Roma, 2 apr. (LaPresse) – “Ho ascoltato l’onorevole Pierluigi Bersani con doverosa attenzione e anche con la viva speranza di sentire una parola nuova, un cenno di buon senso, una ragionevole disponibilità a farsi carico delle esigenze del Paese, a partire dal rilancio dell’economia e dall’ormai indifferibile alleggerimento fiscale per le famiglie e le imprese. E invece, devo dire con grande rammarico, ho ascoltato oggi le stesse parole ostinate, chiuse, fuori dalla realtà dei numeri del Parlamento, che l’onorevole Bersani ripete da 36 giorni, cioè dalla chiusura delle urne, tempo che la sinistra ha usato solo per occupare le presidenze delle Camere (come ora spera di fare anche per la presidenza della Repubblica), per impedire ogni dialogo nella direzione della governabilità, e per proporre inutili commissioni per riforme che il Pd ha sempre osteggiato”. Lo scrive in una nota il segretario del Pdl Angelino Alfano al termine della conferenza stampa del leader del Pd Pier Luigi Bersani. Alfano ribadisce la sua “disponibilità a collaborare nell’interesse dell’Italia. Ma se Bersani vuole occupare tutte le istituzioni, non c’è alcuno spazio per il dialogo”. Se lo “stallo prosegue perché il Pd pensa più alla fazione che alla nazione – spiega il segretario del Pdl – c’è solo la strada delle urne già a giugno prossimo”. “Nel nostro ordinamento costituzionale – prosegue – il Parlamento ha il dovere di esprimere una maggioranza e un Governo. Se non lo fa, la parola deve tornare agli elettori. Non ci sono altre vie. E il Paese, giustamente – conclude Alfano – non comprenderebbe e non accetterebbe altre perdite di tempo”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata