Roma, 14 mar. (LaPresse) – “Propongo di votare scheda bianca sia alla Camera che al Senato”, in modo da continuare a lavorare a un accordo per le presidenze di Camera e Senato. E’ la nuova mossa lanciata dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in un incontro con i senatori del suo partito oggi a palazzo Madama. Ipotesi che lascia freddo il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che oggi ha incontrato a Roma, all’hotel Cavour, una trentina di suoi sostenitori. “Noi parliamo del Paese, dei contenuti e dei problemi dell’Italia”, ha commentato lasciando la riunione durata oltre tre ore.

Una riunione fiume, durata quasi quattro ore. Secondo quanto si apprende al centro della riunione ci sarebbe stata l’analisi della situazione post elettorale. Un’incontro fissato il giorno prima della votazione delle presidenze delle Camere che si terrà domani. Come ha fatto capire uno dei renziani della prima ora, il presidente dell’Anci, Graziano Del Rio, i rottamatori sarebbero contrari a dare la presidenza di una Camera al Movimento 5 Stelle perché servono, è la loro opinione, “figure di alto profilo”. Renzi, secondo quanto si apprende, non sarebbe intenzionato a pugnalare alle spalle il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in una situazione così delicata. Però durante la riunione si è discusso molto, secondo quanto viene riferito, dei problemi del Paese e, spiega lo stesso Renzi al termine dell’incontro, “del patto di stabilità e dell’occupazione”.

Paolo Gentiloni, deputato del Pd tra le fila renziane, ha detto di non essere ottimista circa le possibilità di riuscita del tentativo di Bersani di formare un governo con il Movimento 5 Stelle, basato sugli otto punti proposti. Ma lui, ha detto, è fiducioso nelle decisioni del capo dello Stato. I renziani sembrano essere più favorevoli a un governo del presidente più che a “inseguire Grillo” come ha più volte ribadito Renzi in diverse occasioni.

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