Roma, 17 feb. (LaPresse) – “Ormai è impossibile distinguere i metodi di Berlusconi da quelli dell’ex sobrio Mario Monti. Infatti, anche lui si veste solo di bugie ogni giorno più grosse e, come il suo modello Berlusconi, capovolge la realtà. Adesso racconta che a togliere il tappo, in modo da far venire fuori tutto il marcio che c’è nel sistema politico ed economico italiano, è stato il suo governo. E’ una bugia di quelle con le gambe cortissime”. Lo scrive sul suo blog il presidente IdV e candidato di Rivoluzione civile, Antonio Di Pietro.

“Basta guardare – continua – gli atti parlamentari per verificare che, per ben 42 volte, il professore si è rifiutato di rispondere seriamente alle puntuali e precise interrogazioni dell’Italia dei Valori. La cosa grave è che a chiudere gli occhi non è stata solo la politica ma anche la maggior parte della stampa. Delle nostre segnalazioni non abbiamo trovato traccia sulle pagine dei giornali e, anche oggi, gran parte dei quotidiani continua a tacere. Evidentemente i giornalisti dalla schiena curva preferiscono vendere gli spot elettorali di Monti, piuttosto che dar voce all’unica forza politica che, dentro e fuori il Parlamento, ha fatto vera opposizione. Noi dell’IdV avevamo denunciato, per tempo, le gravissime vicende dell’Mps e di Finmeccanica”.

“Abbiamo chiesto – continua – in tutte le lingue, al governo dei tecnici di intervenire, abbiamo fatto di tutto, presentando addirittura un esposto alla Corte dei Conti. Niente. Monti non c’era e se c’era dormiva. Non vedeva, non sentiva e non parlava. Era sempre voltato da un’altra parte. Quando, alla fine, si è deciso a sfornare una leggina contro la corruzione, ha fatto solo danno, perché quella legge invece di combattere i corrotti li aiuta. A scoprire la pentola e far saltare il tappo non è stato il governo. Sono stati i magistrati e, per farlo, hanno dovuto superare gli ostacoli con cui la politica ha cercato, come sempre, di fermarli”.

“Questa è la verità – prosegue – e non c’è bugia elettorale che tenga. Solo un soggetto politico, oggi, può dire, con orgoglio, di aver sempre sostenuto le inchieste e di aver combattuto, in tutte le sedi, la corruzione. Quel soggetto politico è l’IdV e oggi Rivoluzione Civile vuole proseguire, fino in fondo, le stesse battaglie. Pertanto, l’unico voto utile è quello dato alla lista Ingroia e non di certo a chi ha firmato una legge aiuta-corrotti. Ci dispiace, ma noi siamo diversi e con gli inciucioni non abbiamo nulla a che spartire”.

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