Roma, 8 feb. (LaPresse) – Torna a crescere la coalizione di centrosinistra, che guadagna un punto rispetto alla settimana scorsa e si conferma in testa nelle intenzioni di voto con il 33,8 percento dei consensi; resta stabile quella di centrodestra, al 27,8 percento, mentre sale ancora di quasi un punto (+0,8%) il Movimento 5 Stelle, al 18,8 percento. Perde quasi un punto (-0,8%) invece la coalizione di centro, che si attesta al 13,4 percento. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre, secondo il quale però questi numeri non basteranno al centrosinistra a conquistare la maggioranza al Senato, dove avrà solo 146 seggi sui 158 necessari.
A rispecchiare l’andamento positivo della coalizione di centrosinistra è la ripresa del Pd, che sale di un punto e mezzo raggiungendo il 29,5 percento; segue il Pdl con dieci punti di distacco (19,5%), in lieve crescita rispetto a sette giorni fa (+0,2%). Perde invece quasi mezzo punto (-0,4%) Scelta civica con Monti, al 9 percento. Raggiunge e supera la soglia del 5 percento (5,2%) Lega Nord+Lista Tremonti, mentre scende sotto quella del 4 percento Sel, al 3,6 percento. In calo anche l’Udc che, perdendo oltre mezzo punto (-0,7%), si attesta al 2,7 percento. In lieve crescita Fli (+0,3%) e La Destra (+0,1%), rispettivamente all’1,7 e all’1,1 percento; scende invece di quasi mezzo punto (-0,4%) Fratelli d’Italia, all’1 percento.
In calo anche Rivoluzione civile di Antonio Ingroia (-0,9%), al 4,1 percento; in lieve crescita (+0,2%), invece, Oscar Giannino con Fare, per fermare il declino, all’1,7 percento, mentre resta pressoché stabile (-0,1%) Amnistia, Giustizia e libertà, allo 0,3 percento. Ancora consistente il cosiddetto partito del non voto, che tra indecisi e astenuti raggiunge il 31 percento: un punto in più rispetto alla settimana scorsa.
“Da dicembre a oggi il Pdl ha ripreso 5 punti – spiega Roberto Weber, presidente dell’Istituto Swg – L’effetto combinato Imu e Monte dei Paschi è costato un punto e mezzo al centrosinistra, punto che è andato al centrodestra. D’altra parte, la crescita del Pd di quest’ultima settimana si spiega con il fatto che i suoi elettori hanno forse voluto restituire qualcosa perché impauriti dall’impatto che hanno avuto le dichiarazioni di Berlusconi sull’Imu. Dai risultati emerge infine che l’elemento di tendenza forte è Beppe Grillo”.
Con questi numeri, secondo una proiezione sono 146 i seggi al Senato assegnati al centrosinistra. Numero che non basta a garantire la maggioranza a Palazzo Madama (158 senatori). Sono 102 i senatori assegnati alla coalizione di centrodestra, 39 al Movimento 5 Stelle, 21 a Scelta civica con Monti, resterebbe fuori invece Ingroia. La proiezione fatta da Swg presuppone la vittoria del centrodestra al Senato in 3 regioni chiave e in bilico: Veneto, Lombardia e Sicilia. “In realtà – ha spiegato Roberto Weber, presidente dell’Istituto Swg – a parte il Veneto, nelle altre regioni contese il vantaggio del centrodestra è davvero minimo e quindi i giochi sono ancora aperti. La madre di tutte le battaglie è la Lombardia”. Diverso il discorso alla Camera, dove – secondo le proiezioni – la coalizione di centrosinistra ha 340 seggi (la maggioranza è 316). Questi invece i seggi assegnati da Swg alle altre forze in campo: centrodestra 120; Movimento 5 Stelle 81; partiti legati a Monti 58; Rivoluzione civile 18.
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