Roma, 1 feb. (LaPresse) – “Posso dire con immodestia che al tavolo europeo il più informato su economia e mercato era il signor Silvio Berlusconi, perché l’unico ad aver fatto impresa”. Così il presidente Pdl Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa di oggi a Roma presso la sede del partito. “Ero informato – ha aggiunto – anche a livello politico per essere stato a capo del Governo del mio paese per quasi 10 anni”.
Presentando invece gli obiettivi politici del Pdl, Berlusconi ha sottolineato la necessità del “superamento di una politica europea di sola austerità, adottata con la pressione insistente della Germania e dei Paesi del Nord, che ha portato l’Europa al collasso”. Questo il primo punto che il presidente del Popolo della libertà, ha presentato, aggiungendo che “l’austerità funziona solo in economie in fase di sviluppo, se applicata a economie in crisi raddoppia la crisi e porta i Paesi dentro una spirale recessionistica”.

L’impegno del Pdl è di “spuntare questo braccio di ferro con la Germania, altrimenti la realtà imporrà ai paesi di uscire, uno dopo l’altro, dall’euro e tornare a battere moneta” e quindi di riprendere la propria moneta nazionale ed effettuare operazioni di svalutazione competitiva.

Berlusconi ha sottolineato che il Pdl si augura che una situazione simile non si verifichi ma non esclude la possibilità che ciò possa capitare e che vengano colpiti per primi i paesi mediterranei: “E’ una cosa che non verrà decisa politicamente, ma si imporrà dalla realtà e sarà la fine dell’eurozona”. Parlando nel corso della conferenza, Berlusconi ha accennato anche alla possibilità da parte delle Bce di assolvere il ruolo di una vera e propria banca centrale, con il potere quindi di battere moneta. Esponendo gli obiettivi in ambito europeo, il candidato premier descrive l’intenzione di creare anche un’agenzia di rating pubblica ed europea che si possa contrapporre a quelle private che “spesso sono in odore di affari propri”.

Come causa di un’Europa che non ha una vera unione politica, Berlusconi ha citato “l’indisponibilità degli attuali rappresentanti dei Paesi europei: mancano i leader dal carisma di Mitterand e Kohl”, ha detto il Cavaliere, aggiungendo che “adesso ci sono solo burocrati che arrivano a Bruxelles, aprono le loro cartelle, tirano fuori una cartuccella e si mettono a leggere quando preparato dai loro uffici”.

Parlando del confronto tv a sei, Berlusconi ha risposto di essere disponibile, anche se ha sottolineato che secondo gli esperti “un confronto tra sei personaggi in cerca di autore, all apri, pur avendo speranze di successo diverse, non sarebbe corretto per formare l’opinione degli elettori”, spiegando che “sarebbero sei figurine che non darebbero una corretta idea dell’Italia”.

Parlando di sé, il Cavaliere si è detto “portato per natura ai rapporti umani, posso vantare rapporti di amicizia con tutti i colleghi europei”. Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa di oggi a Roma presentando il suo programma politico. “Sono amico sia di Obama sia di Bush e anche di Medvedev, di Putin e queste amicizie mi hanno permesso di fare accordi su questioni importanti al telefono e in tempi brevi”.

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