Roma, 23 gen. (LaPresse) – “Monti poteva fare il Ciampi, e ha scelto di fare il Dini. Monti non ha mantenuto la parola, aveva detto per un anno mezzo che non si candidava”. Così Matteo Renzi, sindaco di Firenze, intervistato a ‘Le invasioni barbariche’ su La7 nella sua prima intervista televisiva dopo le primarie perse. “Non giudico Monti, ma rinnovare con Fini e Casini è come ordinare al ristorante di Carlo Cracco acqua e pane”. “Monti è assolutamente autorevole. Alcune cose non m’hanno convinto, ad esempio l’abolizione delle province” aggiunge Renzi.
“A pranzo con Monti non ci sono andato. Se diventa premier Bersani lo incontrerò ovunque, proprio come feci con Berlusconi per la mia Firenze” ha proseguito Renzi ironizzando sul suo celebre pranzo ad Arcore. Sempre sul fondatore del Pdl, Renzi aggiunge: “Berlusconi non va mai sottovalutato”. A proposito di ex premier, una battuta su D’Alema: “Sono contento che abbia cambiato idea su di me, ma le mie opinioni non cambiano. Mi fa ridere che chi mi considerava il male assoluto, adesso mi considera simpatico”. “La Bindi? Non l’ho sentita” ha aggiunto. “Ichino ha fatto una scelta senza senso” ha proseguito a proposito del suo spin doctor sul tema lavoro, ora passato con i montiani.
Infine Bersani. “Spero che il Governo Bersani faccia una chiara distinzione tra politica e banche”. Inevitabile passare per Mps: “Ci sono responsabilità evidenti di chi ha gestito Siena”. Infine il futuro di Renzi: “Ci riproverò. Ora però i miei sforzi sono per riuscire a far governare Bersani”.
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