Roma, 28 dic. (LaPresse) – “Non è un’iniziativa contro questo o quello ma un’iniziativa per prolungare nel tempo quella modalità di Governo che ha consentito nell’ultimo anno di affrontare l’emergenza. È finita l’emergenza finanziaria ma c’è un’emergenza più grave che è quella della disoccupazione, soprattutto giovanile e della mancanza di crescita”. Così Mario Monti durante una conferenza stampa al Senato, dopo l’incontro avuto con i leader di partiti e movimenti centristi che sostengono la sua agenda. “È stato deciso che al Senato ci sarà una lista unica provvisoriamente denominata ‘Agenda Monti per l’Italia’” ha aggiunto Monti spiegando che invece alla Camera “rifiutando i personalismi della politica e rispettando diverse storie, è più opportuno avere una lista dell’Udc. Ci sarà quella lista, ce ne sarà una civica e non so se ce ne saranno altre e ci sarà una coalizione di queste liste”.

“Io vigilerò sulla composizione delle liste e per ora accetto di ricoprire il ruolo di capo della coalizione e mi impegnerò per il successo di questa operazione” ha spiegato Monti che ricorrerà a Enrico Bondi per verificare la probità dei candidati. “Ho chiesto la collaborazione di Enrico Bondi non per giudicare l’esperienza politica ma per la verifica dei requisiti che riguardano la candidabilità dal punto di vista penale dei candidati” ha infatti spiegato. “Non ho mai pensato di creare un partito”, non credo alle esperienze politiche “incentrate sulla singola personalità e non sono l’uomo della Provvidenza. Con tanta buona volontà ho permesso che forze politiche contrastanti lavorassero insieme per allontanare il Paese dal baratro” ha poi proseguito Monti. “Abbiamo preparato uno statuto che permetterà la coesistenza tra forze politiche, associazioni, movimenti e individui”. Il risultato? “Sarà significativo” ha garantito il premier escludendo di partecipare ai comizi, “su cui non ho molta pratica, ben sapendo di cosa si tratta”.

“La mia terzietà nell’esercizio dei poteri dell’ordinaria amministrazione non verrà assolutamente messa in gioco. Credo di aver dimostrato in questi mesi di essere fuori dalla pressione degli interessi di parte” ha poi spiegato il premier in merito ai due mesi di Governo che lo aspettano. Infine sui temi etici ha dribblato abilmente la questione: “Sono molto grato per l’apprezzamento ricevuto, questo movimento però si rivolge a persone credenti e non credenti. Credo che le questioni etiche siano fondamentali, non le considero meno importanti delle situazioni dell’economia ma non è su queste questioni che si articola questa formazione e questo impegno”. Aggiungendo: “Credo sia la coscienza personale e le sedi parlamentari i posti in cui questi valori devono esplicarsi. Libertà di coscienza ferma restando la salvaguardia della dignità della persona”.

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