Roma, 24 dic. (LaPresse) – E’ stata pubblicata online la tanto attesa ‘Agenda Monti’. E’ scaricabile sul sito agenda-monti.it, il documento programmatico che il premier dimissionario ha illustrato per sommi capi nella conferenza stampa di fine anno: è composto di 25 pagine e si intitola ‘Cambiare l’Italia, riformare l’Europa, agenda per un impegno comune’. Ad accompagnare il documento che contiene i vari punti dell’agenda, una lettera a firma del presidente del consiglio dimissionario Mario Monti.
“SI E’ MOLTO PARLATO DI AGENDA MONTI”. “Negli ultimi mesi – è scritto nella lettera del premier dimissionario che accompagna il documento con i contenuti dell’Agenda Monti – si è molto parlato di ‘Agenda Monti’. Non sono stato io a introdurre questo riferimento, ma diverse forze politiche e della società civile che hanno così inteso ispirarsi all’azione del governo, come linea di confine fra le politiche da fare, o da non fare, nei prossimi anni” è l’incipit della lettera del professore pubblicata sul sito web che introduce l’agenda Monti ‘Cambiare l’Italia, riformare l’Europa, agenda per un impegno comune'”.
RIDURRE LA PRESSIONE FISCALE. Si affronta il tema della pressione fiscale nella agenda Monti. “Per la prossima legislatura – si legge – occorre un impegno, non appena le condizioni generali lo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo dando precedenza a lavoro e impresa, anche per mezzo del trasferimento del carico corrispondente ‘su grandi patrimoni e sui consumi che non impattano sui più deboli e sul ceto medio. Servono meccanismi di misurazione della ricchezza oggettivi e tali da non causare fughe di capitali”.
PIU’ EUROPA. E, naturalmente di Europa: “L’Italia – si legge nel documento – deve battersi per un’Europa più comuniaria e meno intergovernativa, più unita e non a più velocità, più democratica e meno distante dai cittadini. Le elezioni europee del giugno 2014 dovranno costituire il momento per un confronto trasparente e democratico tra le forze politiche europee sul futuro della costruzione comunitaria. Il prossimo Parlamento europeo dovrà avere un mandato costituzionale. Il rifiuto del populismo e dell’intolleranza, il superamento dei pregiudizi nazionalistici, la lotta contro la xenofobia, l’antisemitismo e le discriminazioni sono il denominatore comune delle forze europeiste”.
RIFORMA DEL LAVORO. L’Agenda del professore affronta anche il tema della riforma del lavoro. “La riforma del mercato del lavoro rappresenta un passo avanti fondamentale del nostro Paese verso un modello di flessibilità e sicurezza vicino a quello vincente realizzato nei Paesi scandinavi e dell’Europa del nord. Non si può fare marcia indietro. Bisogna proseguire sulla strada tracciata per migliorare. – si legge nel documento di 25 opagine – .Per questo serve monitorare l’attuazione delle nuove norme per individuare correzioni possibili e completare le parti mancanti, ad esempio quelle relative al sistema di ammortizzatori sociali, al contenuto di formazione dell’apprendistato o alle politiche attive del lavoro e all’efficacia dei servizi per l’impiego”.
LEGGE ELETTORALE. Per l’Agenda Monti “la prossima legislatura dovrà affrontare, da subito, il tema di come rendere le decisioni più efficace e rapide, come riformare il bicameraslimo e ridurre i membri del Parlamento. Il primo atto del nuovo Parlamento deve essere la riforma della legge elettorale, così da restituire ai cittadini la scelta effettiva dei governi e dei componenti delle Camere”.
COSTI DELLA POLITICA. Fra i temi dell’agenda del professore i costi della politica: “I recenti inaccettabili episodi di corruzione – si legge in un capitolo del documento – e malcostume emersi nelle cronache impongono una sterzata: la drastica riduzione dei contributi pubblici anche indiretti ai partiti e ai gruppi parlamentari e dei rimborsi elettorali, con l’introduzione di una disciplina di trasparenza dei bilanci con la perfetta tracciabilità dei finanziamenti privati e una soglia massima per gli stessi contributi”.
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