Milano, 14 dic. (LaPresse) – La quarantina di consiglieri regionali del Pdl e della Lega indagati nell’inchiesta sui costi della politica, coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, si sarebbero fatti rimborsare con i soldi pubblici anche cocktail e il classico cappuccino e brioche del mattino, oltre a ristoranti di lusso.
In nota spese i politici regionali avrebbero meso anche le ricevute del McDonald’s in cui viene indicato il menù baby (quindi accompagnati anche da bambini), scontrini di videogiochi e degustazioni di vini. Alcuni consiglieri avrebbero presentato perfino ricevute di serate in cui offrivano la cena a 20-30 amici. In altri casi i rimborsi riguardavano le pizze da asporto alla domenica sera. Tutte queste spese riguardavano sempre singoli consiglieri e non i gruppi consiliari, ma venivano contabilizzate come “spese di rappresentanza istituzionale”, che vengono rimborsate presentando gli scontrini a chi si occupa di gestire l’amministrazione del gruppo in Regione.
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