Milano, 20 nov. (LaPresse) – “Leggo con stupore ricostruzioni fantasiose della grave e dolorosa vicenda che è accaduta alla mia famiglia e a me”. Lo ha dichiarato in una nota il ragioniere Giuseppe Spinelli, che fu rapito lo scorso 15 e 16 ottobre da 6 persone in casa sua, per convincere Silvio Berlusconi a pagare 35 milioni di euro in cambio di documenti scottanti sul processo ‘lodo Mondadori’. “Debbo precisare – aggiunge – che il mio ritardo nel riferire al presidente Berlusconi e all’avvocato Ghedini come si erano svolti effettivamente i fatti è dovuto unicamente al forte timore di gravi ritorsioni nei confronti dei miei familiari. La denuncia alla autorità giudiziaria è stata fatta immediatamente dopo. Debbo inoltre ribadire che nessuna somma di denaro è stata pagata né vi è stata alcuna trattativa”.
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