Roma, 13 ago. (LaPresse) – La spesa per le auto blu ha registrato una riduzione del 16% tra il 2009 e il 2011, con un risparmio annuo di 280 milioni di euro, ma il 44% delle amministrazioni è in ritardo. E’ quanto emerge dal monitoraggio realizzato dal dipartimento della Funzione pubblica, attraverso il Formez, tra il 10 maggio e il 30 giugno 2012. La spesa complessiva sostenuta nel 2011 per la gestione del parco auto ammonta a 1 miliardo e 220 milioni di euro (escluse le targhe speciali, i corpi di polizia e le forze armate), di cui oltre il 73% riguarda il costo del personale.

“Molte amministrazioni stanno affrontando con serietà il problema della riduzione dei costi del parco auto, ed in particolare delle ‘auto blu'”, commenta il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi. “I risultati di questi due ultimi anni, circa 280 milioni di euro all’anno risparmiati, portano nelle casse dello Stato un piccolo tesoretto grazie all’impegno profuso in questi mesi”, aggiunge, sottolineando che “la riduzione, tuttavia sarebbe dovuta essere in termini percentuali di 20 punti. Ci siamo fermati al 16, che è un risultato importante ma non è raggiunto l’obiettivo, tanto più che per l’anno prossimo il target da conseguire è -50%”.

Stando ai dati del rapporto, per quanto riguarda la composizione del decremento della spesa, si è registrata una flessione dell’11,9% nella pubblica amministrazione centrale e un calo del 16,8% in quella locale. Considerando, invece, il risparmio con esclusione del personale, la spesa si è ridotta del 10,5% e la contrazione è in questo caso superiore per la P.a. centrale (-17%) rispetto a quella locale (-9,5%). In termini assoluti, la riduzione della spesa rispetto al 2009 è superiore a 200 milioni di euro annui: calo che sale a 280 milioni di euro annui per il 2012, sulla base della ulteriore diminuzione delle autovetture avvenuta nel primo semestre.

La maggiore riduzione percentuale sulla spesa complessiva tra il 2009 e il 2011 è stata riscontrata in Friuli Venezia Giulia (-30,9%), in Toscana (-24,9%), in Veneto (-22,6%), in Emilia Romagna (-21,6%), in Puglia (-20,4%), nelle Marche (-19,8%) e nel Lazio (-19%). “La media di queste Regioni – sottolinea il ministero – ha superato l’obiettivo del taglio del 20% della spesa”. Inferiore al 10% il taglio della spesa in Sardegna (-8,4%) e in Abruzzo (-6,9%).

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