Roma, 15 mag. (LaPresse) – “Le proiezioni epidemiologiche parlano di un picco di decessi nel 2020, dopodiché ci dovrebbe essere una discesa”. Lo afferma il ministro della Salute Renato Balduzzi in un’intervista alla ‘Stampa’, a proposito del caso Eternit e delle morti per amianto a Casale Monferrato. La sentenza per il ministro “segna un momento molto importante di risensibilizzazione nazionale su un problema come l’amianto e l’asbestosi, che produce una ‘morte sottile’, una malattia con latenza di circa 40 anni che spesso è stato difficile farla considerare come tale”. Balduzzi spiega che “le risorse per fare ricerca ci sono”, ma va migliorato il coordinamento dei progetti esistenti, sorvegliare e prendere in carico le persone esposte al rischio amianto, “a cominciare da chi fa le bonifiche”. “Occorre tener conto – dice il ministro- che al contrario dell’Italia a livello globale non si è smesso di produrre amianto” e questo significa che “il pericolo non è venuto meno, ma aumenta”.

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