Roma, 3 apr. (LaPresse) – Accelerazione del Governo sulla riforma del Lavoro. Come ha detto Monti in Asia, lo spazio di manovra che l’esecutivo offre a partiti e sindacati è minimo. Quindi c’è molto da trattare, o concertare. In serata il premier ha scelto palazzo Giustiniani, sede distaccata del Senato, quale base operativa per un incontro con la triade Abc Alfano, Bersani e Casini. Monti è uscito in incognito senza scorta usando un’auto diversa dal solito, per non farsi notare. Ma i giornalisti hanno colto lo strano movimento e coup de theatre è saltato. L’obiettivo è arrivare all’accordo già in settimana, come chiesto da Napolitano. Intanto i sindacati non ci stanno e attaccano la Fornero come mai prima. La via è stretta in queste ore per i tecnici, e il Quirinale guarda con preoccupazione.

A mezzanotte il rompete le righe. “L’incontro è andato bene, grazie” ha detto Monti. “Abbiamo detto le nostre cose, ora il Governo deciderà” aggiunge Pierluigi Bersani. Palazzo Chigi in una nota riassume: “Si è proceduto ad un confronto sulla riforma del mercato del lavoro approvata in Consiglio dei Ministri dopo consultazione delle parti sociali. Al termine della discussione, che ha avuto esito positivo, il Governo e i leader delle forze politiche di maggioranza si sono impegnati per un iter di approvazione efficace e tempestivo della riforma in Parlamento”.

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