Lo rileva la nuova analisi di EY EV (Electric Vehicle) Country Readiness Index che classifica i 14 principali mercati automobilistici nel mondo
Il 45% degli intervistati in Italia è intenzionato ad acquistare un veicolo elettrico. Entro il 2026 saranno lanciati sul mercato più del 65% di veicoli elettrici. Lo rileva la nuova analisi di EY EV (Electric Vehicle) Country Readiness Index che classifica i 14 principali mercati automobilistici nel mondo nell’ambito della mobilità elettrica.
Secondo la ricerca Cina, Norvegia e Svezia sono sul podio dei Paesi leader nella mobilità elettrica. In Italia, a fronte di una quota del 66% di veicoli elettrici che verranno lanciati sul mercato italiano entro il 2026, solo il 18% sarà prodotto sul territorio nazionale. Appena il 24% degli intervistati considera la difficoltà della ricarica un detrattore al passaggio all’elettrico (percentuale italiana inferiore rispetto a quella degli altri Stati).
Nel dettaglio la Cina mantiene la prima posizione per quanto riguarda i progressi realizzati in termini di veicoli elettrici dove, sia a livello manifatturiero che infrastrutturale, consolida saldamente la propria leadership assecondata anche da un mercato interno in cui oltre il 51% dei consumatori intervistati è intenzionato ad acquistare un veicolo elettrico come prossima vettura.
In seconda posizione si trova la Norvegia, da sempre pioniera nel campo dell’e-mobility con un sistema maturo a livello di infrastrutture e mercato che sconta però un settore manifatturiero poco sviluppato nel Paese. Seguono Svezia, Germania e Regno Unito dove, soprattutto in questi ultimi due Stati, si osserva un impegno significativo per colmare il gap infrastrutturale ma anche manifatturiero spinto dagli investimenti dei più importanti OEM (produttori di apparecchiature originali) con, per esempio, oltre 10 stabilimenti per la produzione di batterie in cantiere.
L’Italia occupa nel ranking il 12° posto, seguita in fondo da Giappone, Canada e India all’ultima posizione. Sono diversi i fattori ancora in fase di sviluppo che separano l’Italia dai Paesi leader nel settore dove è presente una filiera industriale già in stadio avanzato di conversione all’elettrico oltre a un sistema solido di infrastrutture e mercato.
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