Mare caldo, Greenpeace: Mediterraneo nel 2024 più caldo di sempre

Mare caldo, Greenpeace: Mediterraneo nel 2024 più caldo di sempre
Greenpeace Mare Caldo

La media è di 0,5-1°C in più ma ci sono stati picchi anche di 2,5°C in più della superficie del mare rispetto alla media climatologica

Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, sia per la temperatura media globale dell’aria sia per quella della superficie marina, superando di oltre 1,5° i livelli preindustriali: la temperatura media globale registrata è stata di 15,10°C, ovvero 0,72°C superiore alla media del periodo 1991–2020 e 1,60°C al di sopra del livello preindustriale. Lo dice il nuovo rapporto di Greenpeace, pubblicato oggi 3 luglio, nell’ambito del progetto ‘Mare Caldo’.

Ogni mese, da gennaio a giugno, è stato più caldo rispetto agli stessi mesi di qualsiasi anno precedente, mentre i mesi da luglio a dicembre sono stati i secondi più caldi mai registrati per quel periodo. 

Nel Mediterraneo, l’anno 2024 ha fatto registrare la temperatura media annuale più alta mai osservata nel bacino, con un valore medio di 21,16°C. I valori stagionali rilevati dai satelliti sono stati i più alti degli ultimi 43 anni. In particolare, l’inverno 2024 è stato il più caldo mai registrato nel Mediterraneo occidentale, mentre nell’area orientale l’inverno, la primavera e l’estate hanno superato ogni record precedente. Anche le ondate di calore si sono intensificate senza precedenti nel 2024, e alcune aree hanno registrato valori estremi sopra la media: l’intensità media delle ondate ha raggiunto 3,50°C nel nord Adriatico, mentre l’intensità massima è stata di 7,22°C nel Mare di Alborán. Nel corso del mese di aprile 2024, la maggior parte delle sotto-regioni del Mediterraneo centrale e orientale ha subito ondate di calore marine classificate come categoria III, considerate severe.

Le variazioni massime registrate nella temperatura superficiale del mare in tutte le stazioni di Mare Caldo nell’anno 2024:

  • Miramare +3.25
  • Portofino +3.28
  • Cinque terre +3.65
  • Isola d’Elba +3.21
  • Tremiti +3.06
  • Asinara +1.90
  • Tavolara +2.39
  • Ventotene +2.31
  • Torre Guaceto +2.38
  • Capo Carbonara +1.49
  • Capo Milazzo +2.54
  • Plemmirio +2.23 N.B. 

I giorni con MHWs sono stati individuati sulla base della temperatura superficiale del mare (SST) superiore alla soglia del 90° percentile climatologico per almeno cinque giorni consecutivi. L’intensità degli eventi è stata valutata secondo i criteri proposti da Hobday et al. (2016), calcolando per ciascun episodio lʼintensità media e massima in termini di anomalia rispetto alla soglia.

Le ondate di calore nel Mediterraneo

Tutte le aree del progetto ‘Mare Caldo’ in Italia sono state interessate da numerose ondate di calore nella temperatura superficiale del mare durante il 2024, sia nella stagione estiva sia invernale, con picchi di temperatura mediamente maggiori di 0,5°C-1°C rispetto alla media climatologica, ma che in alcuni casi hanno raggiunto picchi massimi di oltre 2,5°C (e.g., AMP Cinque Terre, Isola d’Elba, AMP Torre Guaceto, AMP Isole Tremiti). Nell’AMP Isola dell’Asinara sono state registrate ben 14 ondate di calore durante tutto l’anno, mentre nelle AMP Portofino e Cinque Terre le ondate sono state 6.

Il monitoraggio biologico nell’ambito di ‘Mare Caldo’

Le attività di monitoraggio biologico per Mare Caldo sono state condotte nel 2024 nell’AMP Portofino, nell’AMP Ventotene e Santo Stefano, e nell’AMP Tavolara-Punta Coda Cavallo. Gli organismi maggiormente impattati dal cambiamento climatico nelle AMP monitorate nel 2024 sono le gorgonie (Eunicella cavolini e Paramuricea clavata), che presentano segni evidenti di necrosi. 

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