Innovation Lab a Vercelli per testare strumenti innovativi e riduzione degli imballaggi in ottica economia circolare

Amazon sta testando buste realizzate con materiali vegetali prodotti in modo sostenibile, tra cui amido di mais e oli vegetali, che possono essere riciclati senza soluzione di continuità per la creazione di nuove buste. Le buste, sviluppate dagli esperti di materiali dell’azienda italiana Novamont, con il supporto degli scienziati dei materiali di Amazon, sono in fase di sperimentazione per gli ordini di alimentari Amazon fresh a Valencia.

Nel 2023 Amazon ha consentito di evitare più di 446mila tonnellate di imballaggi e nel 2024, quasi 4 milioni di prodotti sono stati certificati per la spedizione con il proprio imballaggio grazie al coinvolgimento attivo dei partner di vendita, alle opportunità offerte dal machine learning e all’efficacia dei test che aiutano a identificare i prodotti idonei.

L’azienda utilizza un modello di Intelligenza Artificiale, il Package decision engine, per determinare il tipo di imballaggio più efficiente per ogni articolo, contribuendo a ridurre il numero di buste e scatole di cartone, paglioli di carta, nastro adesivo e buste di carta utilizzati per inviare gli acquisti ai clienti.

L’Operations innovation lab di Vercelli è il primo hub di Amazon in Europa in cui vengono testati strumenti innovativi per la riduzione e l’automazione degli imballaggi, a testimonianza del ruolo chiave giocato dall’Italia per la sperimentazione di Amazon in questo campo. L’Operations innovation lab di Vercelli dispone di innovazioni basate sulla robotica avanzata e sull’Intelligenza Artificiale (AI). Oltre il 50% delle spedizioni di Amazon in Europa viene ora consegnato con un imballaggio ridotto e riciclabile, come una busta di carta o di cartone o, nel caso di oltre 1 miliardo di spedizioni dal 2019, senza alcun imballaggio aggiunto grazie al programma ‘Spedito senza imballaggio Amazon aggiuntivo’.

Al Lab erano presenti anche alcuni dei principali attori del settore e partner di Amazon, tra questi il consorzio Comieco e la Federazione Carta e Grafica, il consorzio italiano del commercio digitale Netcomm, e Novamont, l’azienda italiana di Versalis (Eni) che produce bioprodotti biodegradabili e compostabili interamente o parzialmente di origine rinnovabile. Dalle macchine per l’imballaggio automatizzato alle buste bio-based per la spesa, Amazon sta innovando per ridurre la sua impronta ecologica nell’ambito degli imballaggi e l’Italia rappresenta in questo senso un centro di eccellenza e di sperimentazione.

“Sono felice di essere qui con voi in questo centro di ricerca Amazon, e lo dico anche da piemontese oltre che da rappresentante del governo, perché si tratta di un altro esempio di come l’Italia stia diventando un hub di innovazione – dichiara il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin – l’economia circolare e il riciclo, in particolare per ciò che riguarda gli imballaggi, sono temi significativi che animano la politica internazionale in ambito ambientale; da noi oltre l’80% delle materie prime utilizzate per la produzione di cartone proviene da carta riciclata; penso che anche l’attività di questo centro di ricerca aiuti il pubblico e il privato a fare ulteriori passi lungo una strada che oggi possiamo considerare solida e incoraggiante”.

“Una sperimentazione con un player come Amazon, che raggiunge milioni di persone nel mondo, è una straordinaria opportunità per far conoscere le soluzioni per il packaging in Mater-Bi, famiglia di materiali bio-based, in tutto o in parte derivanti da biomassa, biodegradabili e compostabili, realizzata grazie alle bioraffinerie per bioprodotti di Novamont – dice Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont (Versalis, Eni) – un’occasione unica per testarne l’efficacia e le molteplici opzioni di riciclo in un’ottica di rigenerazione delle risorse e di prestazioni ambientali certificate”.

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