Cop26, pronta altra bozza: nuovi obiettivi per le emissioni. Insoddisfatta Greenpeace

Cop26, pronta altra bozza: nuovi obiettivi per le emissioni. Insoddisfatta Greenpeace
COP26, attivisti in protesta da Glasgow

Si chiede ai Paesi di “accelerare gli sforzi verso l’eliminazione graduale dell’energia a carbone”

Negoziatori al lavoro a Glasgow alla Cop26 per esaminare la bozza di accordo e trovare un’intesa credibile nella lotta al riscaldamento globale. La nuova bozza è stata pubblicata stamattina e invita i paesi ad accelerare “gli sforzi verso l’eliminazione graduale dell’energia a carbone e dei sussidi inefficienti ai combustibili fossili”. Il testo afferma che le nazioni riconosceranno “la necessità di sostegno verso una transizione giusta”, un riferimento alle richieste di supporto finanziario da parte dell’industria dei combustibili fossili che vedrà diminuire posti di lavoro e imprese. In un’altra proposta, i paesi sono “incoraggiati” a presentare nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2035 entro il 2025 e per il 2040 entro il 2030, stabilendo un ciclo quinquennale. In precedenza, i paesi in via di sviluppo avrebbero dovuto farlo solo ogni 10 anni. Gli scienziati affermano che il mondo non è sulla buona strada per raggiungere l’ambizioso obiettivo dell’accordo di Parigi del 2015 di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius (2,7 Fahrenheit) entro la fine del secolo rispetto ai tempi preindustriali.

Il parere di Greenpeace sulla bozza della Cop26

In risposta alla pubblicazione dell’ultima bozza di accordo della Cop26 di Glasgow, la direttrice esecutiva di Greenpeace International, Jennifer Morgan, ha dichiarato: “Il riferimento ai combustibili fossili, principali responsabili della crisi climatica, è ancora presente nel testo: è un debole compromesso, ma può rappresentare una svolta e dobbiamo lottare fino all’ultimo per rafforzarlo. La plenaria di oggi potrebbe costituire un momento decisivo. Ma una manciata di Paesi cerca ancora di eliminare dall’accordo il riferimento ai combustibili fossili e di diluire i piani di riduzione delle emissioni per costringere le nazioni a tornare al tavolo dei negoziati l’anno prossimo”.

© Riproduzione Riservata