Il leader dell'opposizione rientrato nel Paese dopo aver violato un divieto di uscita. Sostenitori scendono in piazza

"Continuiamo per le strade, la mobilitazione continua! Siamo qui, in Venezuela". Così il leader dell'opposizione venezuelana, Juan Guaido, rivolgendosi alla folla di sostenitori che lo attendeva all'aeroporto internazionale di Caracas. Guaido corre il rischio di essere arrestato dal momento che ha violato un divieto di uscita dal territorio venezuelano recandosi in Colombia, Brasile e Paraguay.

Gli Stati Uniti hanno promesso che ci sarà una "reazione rapida" in caso di "minacce, violenze o intimidazioni" contro l'oppositore, autoproclamatosi presidente ad interim lo scorso 23 gennaio, in aperta sfida al capo di Stato socialista Nicolas Maduro. "Gli Stati Uniti danno la più grande importanza al ritorno in Venezuela di Juan Guaido in tutta sicurezza", ha avvertito su Twitter il vice presidente Usa Mike Pence.

Dall'aeroporto Guaido ha raggiunto la capitale, gremita di sostenitori che lo hanno acclamato 'armati' di bandiere con su scritto 'Yes, you can' ('Sì, tu puoi). "Conosciamo i rischi che affrontiamo, ma questo non ci ha mai fermato. Il regime, la dittatura deve capire", ha detto il leader dell'opposizione davanti ad una folla in delirio. "Siamo più forti che mai", ha aggiunto, annunciando una nuova protesta nella giornata di sabato per mantenere alta la pressione su Maduro. "Tutto il Venezuela sarà per strada, non resteremo un minuto tranquilli finché non ritroveremo la libertà".

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