L'Ue nel frattempo starebbe preparando una nuova "dichiarazione comune" in cui chiederà a Nicolas Maduro di convocare rapidamente delle nuove elezioni

Il vice presidente del Brasile Hamilton Mourao, il cui Paese ha riconosciuto l'oppositore Juan Guaido come presidente ad interim del Venezuela, ha proposto la creazione di un "corridoio di evacuazione" per fare uscire dal Paese il presidente venezuelano in carica Nicolas Maduro. "Credo sempre che la missione dei Paesi sia di offrire una soluzione a Maduro e al suo popolo. Deve esserci un corridoio" per far uscire Maduro dal Venezuela, ha dichiarato Mourao in un'intervista concessa a GloboNews. "Dobbiamo lasciare un luogo a Maduro e ai suoi per fuggire, farlo partire e lasciare che il Paese si ricostruisca da lì", ha aggiunto.

In Venezuela, nel frattempo, Juan Guaido ha respinto la proposta di dialogo avanzata dal presidente Nicolas Maduro, che si era detto disposto a un incontro. "La repressione, quando non dà risultati, si trasforma in un falso dialogo. Voglio dire chiaramente al mondo e a questo regime: qui nessuno si presterà a un falso dialogo", ha dichiarato il leader dell'opposizione, autoproclamatosi presidente ad interim mercoledì.

L'Unione Europea – L'Ue sta preparando una nuova "dichiarazione comune" in cui chiederà a Nicolas Maduro di convocare rapidamente elezioni in Venezuela; in mancanza di queste, diversi Paesi Ue hanno già fatto sapere che sarebbero pronti a riconoscere l'oppositore Juan Guaido come "presidente ad interim" del Venezuela. Anche il Regno Unito è di questo avviso, mentre altri Paesi come la Grecia sono reticenti a formulare un ultimatum del genere. "C'è un forte sostegno" all'invio da parte dell'Ue di "un nuovo segnale" a Maduro, ha riferito un'altra fonte, spiegando che il servizio diplomatico dell'Unione europea è a questo punto incaricato di preparare un testo che dovrà essere approvato da tutti gli Stati membri. Mercoledì, in una dichiarazione dell'Alta rappresentante della politica estera Ue Federica Mogherini, Bruxelles aveva fatto sapere che sosteneva "appieno l'Assemblea nazionale" venezuelana, "istituzione democraticamente eletta", e che chiedeva "l'apertura immediata di un processo politico che portasse a elezioni libere e credibili, conformemente all'ordine costituzionale". Diversi Paesi, però, vogliono ormai spingersi più avanti di questo testo prudente, facendo più pressioni su Maduro affinché organizzi elezioni.
 

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