Dazi, Trump firma lettere per 12 Paesi: “Partiranno lunedì”

Dazi, Trump firma lettere per 12 Paesi: “Partiranno lunedì”
President Donald Trump speaks to reporters on board Air Force One, en route from Joint Base Andrews, Md., to Morristown Municipal Airport in Morristown, N.J., Friday, July 4, 2025. (AP Photo/Jacquelyn Martin)

Il presidente assicura: “Tariffe dal 10% al 70%”

Dopo aver firmato il “Big Beautiful Bill“, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver firmato una serie di lettere che delineano i livelli tariffari dei Dazi proposti sulle esportazioni di 12 paesi, la cui spedizione è prevista per lunedì. Le offerte, ha affermato, non saranno negoziabili: una proposta “prendere o lasciare” rivolta ai partner commerciali statunitensi. Trump, riporta The Economic Times, ha parlato con i giornalisti a bordo dell’Air Force One in rotta verso il New Jersey. “Ho firmato alcune lettere e saranno spedite lunedì, probabilmente dodici”, ha detto ai giornalisti. “Diverse somme di denaro, diversi importi di Dazi”.

Dazi, la fumata nera tra Ue e gli Usa

Ieri la fumata nera sull’accordo sui dazi tra Usa e Ue. Maros Sefcovic, il commissario Ue al Commercio, è tornato da Washington dove si sono svolti lunghi colloqui con la controparte americana. “Una settimana di lavoro produttiva”, ha detto Sefcovic, dopo gli incontri con il Segretario al Tesoro Scott Bessent, il Segretario al Commercio Howard Lutnick e il rappresentante al Commercio Jamieson Greer. “Il lavoro continua. Il nostro obiettivo rimane invariato: un accordo commerciale transatlantico valido e ambizioso”, aggiunge il commissario. Dalla Commissione si limita a dire che ci troviamo in “una fase molto delicata” e oggi stesso ha informato gli Stati sullo stato di avanzamento dei negoziati. Nel pomeriggio il tema è stato anche sul tavolo nella riunione dei rappresentanti permanenti dell’Ue.

Trump: “Tariffe dal 10% fino al 70%”

Negli scorsi giorni Trump, interpellato dai giornalisti, ha assicurato che non ci saranno proroghe alla deadline del 9 luglio. Il tycoon ha assicurato che le tariffe potrebbero e dovrebbero variare da Paese a Paese in un intervallo compreso tra il 10% e il 20%  fino a uno più duro tra il 60% e il 70%.  

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