Prima conferenza stampa del presidente Usa dopo l'insediamento: "Con il piano di aiuti economici segnali di speranza"
Poco più di due mesi dopo l’insediamento alla Casa Bianca, Joe Biden fa sentire la sua voce in modo chiaro nella prima conferenza stampa che lo vede confrontarsi direttamente con i giornalisti. E attraversando temi di politica interna ed esterna, delicati come la risposta alla pandemia e spinosi come la gestione dei migranti ai confini meridionali o il controllo delle armi, annuncia: “Il mio piano è correre per la rielezione. È ciò che spero”.
Nel giorno in cui gli Stati Uniti superano la soglia di 30 milioni di contagi di Covid-19, l’inquilino della Casa Bianca raddoppia l’obiettivo sulle vaccinazioni. “Ho detto che volevamo raggiungere i 100 milioni di dosi nei primi 100 giorni di mandato”, cifra alla quale gli Usa sono arrivati con 42 giorni di anticipo, mentre “ora c’è un nuovo obiettivo: somministrare 200 milioni di dosi nei primi 100 giorni”, “un obiettivo ambizioso” a cui nessun “Paese si avvicina”. Qualche spiraglio sembra aprirsi sul futuro: “Da quando abbiamo approvato il piano di aiuti abbiamo visto nuovi segni di speranza: la maggior parte delle previsioni economiche sulla crescita è incrementata e si parla di superare del 6% la crescita del Pil”, ricorda riferendosi al pacchetto da 1.900 miliardi varato dalla sua amministrazione, aggiungendo che però “c’è ancora da fare”. E sottolineando che “oltre 100 milioni in assegni da 1.400 dollari sono arrivati ai conti bancari degli americani”, un “sollievo immediato”. Un’altra buona notizia: “Le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese sotto le 100mila unità per la prima volta in un anno, è la prima volta dall’inizio della pandemia”, sottolinea.
Sul controllo delle armi da fuoco, argomento in primo piano dopo le due sparatorie nell’arco di meno 15 giorni ad Atlanta e Boulder, Biden parla di “un problema a lungo termine” che si riuscirà a risolvere “a Dio piacendo”. Tuttavia ora l’attenzione dell’amministrazione, come annunciato in campagna elettorale, si concentra su pandemia e crisi economica. “Spero di fare progressi in tutti questi temi” come ambiente, immigrazione e armi, “vediamo cosa succederà”, specifica. L’inquilino della Casa Bianca rivolge poi un appello ai membri del Gop: “I miei colleghi repubblicani dovranno decidere se vogliamo collaborare o se vorranno intraprendere la strada dell’ostruzionismo per dividere il Paese”, sono stato eletto per “risolvere i problemi” e non per “creare divisioni”.
Sul fronte immigrazione, altro tema caldissimo dopo la diffusione delle immagini dei minori ‘stipati’ nei centri al confine, dichiara che “la verità è che nulla è cambiato. Molte persone sono venute, con un aumento del 28% dei bambini non accompagnati al confine durante la mia amministrazione, e del 31% nell’ultimo anno nel 2019 prima della pandemia nell’amministrazione Trump. Succede ogni anno”, rimarcando però non avere intenzione di agire come il suo predecessore nei confronti dei più piccoli. “Nessuna amministrazione precedente” ha voltato le spalle ai bambini migranti, “eccetto Trump. Io non lo farò”, sottolinea.
Infine, sulla politica estera il Dem ricorda la conoscenza di lunga data con il presidente cinese, Xi Jinping, che definisce una persona “molto diretta, intelligente” ma non democratica. “Non cerchiamo il conflitto con la Cina anche se sappiamo che ci sarà serrata competizione”, “insistiamo perché Pechino giochi secondo le regole internazionali, secondo la concorrenza leale”. E a proposito del lancio di missili balistici da parte della Corea del Nord, fa sapere che “ci consultiamo con i nostri alleati, ci saranno risposte se sceglieranno di intensificarli. Risponderemo di conseguenza”.Infine, sulla politica estera il Dem ricorda la conoscenza di lunga data con il presidente cinese, Xi Jinping, che definisce una persone “molto diretta, intelligente” ma non democratica. “Non cerchiamo il conflitto con la Cina anche se sappiamo che ci sarà serrata competizione”, “insistiamo perché Pechino giochi secondo le regole internazionali, secondo la concorrenza leale”. E a proposito del lancio di missili balistici da parte della Corea del Nord, fa sapere che “ci consultiamo con i nostri alleati, ci saranno risposte se sceglieranno di intensificarli. Risponderemo di conseguenza”.
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