Venezuela, Trump: “Maduro ha i giorni contati”

Venezuela, Trump: “Maduro ha i giorni contati”
Donald Trump all’esterno della Casa Bianca il 2 novembre 2025 al ritorno da un viaggio in Florida (foto AP/Mark Schiefelbein)

La replica del leader di Caracas: “Niente e nessuno ci toglierà la nostra democrazia”

Venti di guerra nei Caraibi, dove si sta assistendo a un grosso dispiegamento militare da parte degli Stati Uniti nelle acque al largo del Venezuela. Mentre la portaerei Uss Gerald Ford si avvicina alla regione e i Marines americani si addestrano a Porto Rico, il presidente americano Donald Trump torna a minacciare il leader di Caracas, Nicolas Maduro, accusato di favorire l’ingresso di stupefacenti negli Usa. “I giorni di Maduro sono contati? Direi di sì, penso di sì”, ha detto Trump, intervistato dalla Cbs. “Dubito andremo in guerra, ma ci hanno trattato molto male”, ha aggiunto il leader della Casa Bianca, senza invece rispondere specificamente a una domanda su possibili attacchi al Venezuela.

Maduro: “Niente e nessuno ci toglierà la nostra democrazia”

La nostra democrazia è la più avanzata del pianeta. Sì, siamo un popolo istruito, colto, consapevole, patriottico, coraggioso e forte. Niente e nessuno ci toglierà l’opportunità di vivere e di far parte del ‘Secolo dei Popoli’“. Questa la replica di Nicolas Maduro, espressa in un post su Telegram.

“Anche Russia e Cina fanno i test nucleari”

Non solo il Venezuela. Nella sua intervista, Trump ha parlato anche della sua scelta di ordinare la ripresa dei test nucleari, difendendola. “Anche Russia e Cina stanno facendo dei test, ma non ne parlano. Siamo una società aperta, siamo diversi. Ne parliamo”, ha affermato.

Cina nega test nucleari dopo parole Trump

In risposta alle parole di Trump, la Cina ha negato di aver testato armi nucleari. Lo riporta il Global Times. Alla richiesta di commentare le parole del presidente Usa, la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning “ha dichiarato che, in qualità di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e Stato nucleare responsabile, la Cina è impegnata nello sviluppo pacifico” dell’energia atomica e “ha sottolineato che la Cina aderisce alla politica del ‘non primo uso’ delle armi nucleari, mantiene una strategia nucleare di autodifesa e ha rigorosamente onorato il proprio impegno a sospendere i test nucleari”, riferisce il Global Times.

La portavoce della diplomazia cinese, inoltre, “ha dichiarato che la Cina è pronta a collaborare con tutte le parti per sostenere l’autorità del Trattato sulla messa al bando totale dei test nucleari (CTBT) e per salvaguardare il regime internazionale di disarmo nucleare e non proliferazione” e “ha espresso la speranza che gli Stati Uniti rispettino seriamente i propri obblighi ai sensi del CTBT e il proprio impegno a una ‘moratoria sui test nucleari’ e intraprendano azioni concrete per sostenere il quadro internazionale di disarmo nucleare e non proliferazione, nonché per mantenere l’equilibrio strategico e la stabilità globali“, riporta ancora il Global Times.

“Non sto valutando i Tomahawk per Kiev”

In tema di guerra in Ucraina, invece, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One in volo da Palm Beach a Washington, Trump ha fatto marcia indietro sulla possibilità di fornire a Kiev i missili Tomahawk a lungo raggio da utilizzare contro la Russia. “No, non proprio“, ha risposto a chi gli chiedeva se stesse valutando l’invio dell’arma.

Trump ipotizza azione militare in Nigeria

Infine, il leader della Casa Bianca è tornato a ipotizzare un intervento militare in Nigeria, il cui governo è accusato da Trump di non fermare le persecuzioni di cristiani. Trump ha detto che potrebbe ordinare di inviare truppe nel Paese africano o di effettuare raid aerei. “Potrebbe essere”, ha sottolineato Trump. “Stanno uccidendo un gran numero di cristiani, non permetteremo che ciò accada”, ha aggiunto.

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