Sopravvissuto al disastro Air India, Ramesh si racconta: “Sono l’uomo più fortunato al mondo”

Sopravvissuto al disastro Air India, Ramesh si racconta: “Sono l’uomo più fortunato al mondo”
Il luogo del disastro Air India (AP Photo/Ajit Solanki, File)

Le vittime sono 169 cittadini indiani e 52 britannici.

Sono l’unico sopravvissuto. Ancora non ci credo. È un miracolo”, “sono l’uomo più fortunato del mondo ma sto anche soffrendo”. A dirlo in un’intervista alla Bbc è stato Viswashkumar Ramesh, unico sopravvissuto all’incidente aereo di Air India di giugno in cui morirono 241 persone. L’uomo, uscito illeso dalle macerie del volo che da Ahmedabad era diretto a Londra, ha raccontato di aver perso tutto, poiché suo fratello minore Ajay era seduto a pochi posti di distanza su quel volo ed è morto nell’incidente. “Ho perso anche mio fratello. Mio fratello era il mio pilastro. Negli ultimi anni mi ha sempre sostenuto”, ha raccontato. Da quando è tornato a casa sua a Leicester, Ramesh ha lottato contro il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), hanno detto i suoi consulenti, e non è stato in grado di parlare con sua moglie e suo figlio di 4 anni. “Ora sono solo. Me ne sto seduto nella mia stanza da solo, senza parlare con mia moglie e mio figlio. Mi piace stare da solo in casa mia”, ha detto ancora Ramesh. 

L’impatto devastante sulla sua vita familiare

Un video virale, dei momenti immediatamente successivi all’incidente, mostrava Ramesh che si allontanava zoppicando dai resti dell’aereo. Ramesh ha descritto l’impatto devastante che questa terribile esperienza ha avuto sulla sua vita familiare. “Ora sono solo. Mi siedo nella mia stanza da solo, senza parlare con mia moglie o mio figlio“. “Mi piace semplicemente stare da solo in casa mia”, ha detto Ramesh. All’epoca parlò dal suo letto d’ospedale in India, descrivendo come era riuscito a slacciarsi le cinture e a strisciare fuori dall’aereo, mentre il primo ministro indiano Narendra Modi era andato a fargli visita. Le vittime sono 169 cittadini indiani e 52 britannici.

© Riproduzione Riservata