L’ex avvocata generale militare dell’esercito di Israele (Idf), la maggiore generale Yifat Tomer-Yerushalmi, rimarrà in carcere fino a mezzogiorno di mercoledì 5 novembre. Lo ha stabilito il tribunale di Tel Aviv. Lei e l’ex procuratore capo militare, il colonnello Matan Solomosh, sono stati arrestati domenica sera con l’accusa di aver tentato di ostacolare un’indagine sulla fuga di notizie di filmati che mostrano gli abusi su un prigioniero palestinese nel campo di detenzione di Sde Teiman. Anche Solomosh rimarrà in carcere fino a mezzogiorno di mercoledì. La polizia sospetta che sapesse che Tomer-Yerushalmi era dietro la fuga di notizie di Sde Teiman e abbia cercato di coprirla.
La scomparsa per ore e il biglietto d’addio
Nella giornata di domenica 2 novembre, Yifat Tomer-Yerushalmi, aveva fatto perdere le sue tracce per molte ore. La donna si era irraggiungibile dalla mattina e aveva abbandonato la sua auto sulla spiaggia di Hatzuk, vicino a Tel Aviv, da dove ha poi telefonato al marito che ha guidato la polizia sul posto dove si trovava. Tomer-Yerushalmi aveva lasciato quello che sembra essere un biglietto d’addio prima scomparire per diverse ore. Ci sono resoconti contrastanti sul contenuto del biglietto e sul luogo in cui è stato trovato. Channel 13 e l’emittente pubblica Kan hanno riferito che è stato trovato nella sua auto, mentre Ynet e Canale 12 hanno raccontato che era a casa sua. Channel 12 riporta che il biglietto recitava: “Vi amo, prendetevi cura di voi”. Secondo Ynet, diceva: “Non guardatevi indietro”.
Le dimissioni dall’esercito d’Israele (Idf)
La maggiore generale Yifat Tomer-Yerushalmi aveva annunciato venerdì 31 ottobre le sue dimissioni dalle Forze di difesa israeliane (Idf), riconoscendo di aver approvato la divulgazione nell’agosto del 2024 di un video di sorveglianza del centro di detenzione israeliano di Sde Teiman in cui si vedono soldati che maltrattano gravemente un detenuto palestinese. Tomer-Yerushalmi era in congedo da quando, all’inizio di questa settimana, la polizia aveva avviato un’indagine penale sulla fuga di notizie del video di sorveglianza. Tomer-Yerushalmi aveva preparato una lettera di dimissioni che ha consegnato al capo di stato maggiore delle Idf, il tenente generale Eyal Zamir, durante un incontro questa mattina e in cui ha detto di essere personalmente responsabile della diffusione del video ai media. “Ho approvato la diffusione di materiale ai media nel tentativo di contrastare la falsa propaganda rivolta contro le autorità militari incaricate dell’applicazione della legge”, ha scritto l’avvocata nella lettera, “mi assumo la piena responsabilità di qualsiasi materiale rilasciato ai media dall’interno dell’unità”. “Da questa responsabilità deriva anche la mia decisione di concludere il mio mandato di avvocato generale militare”, ha aggiunto.
La fuga di notizie sugli abusi a un detenuto palestinese
Il filmato trapelato mostra i soldati di Sde Teiman che prendono da parte uno dei detenuti, che giaceva a faccia in giù sul pavimento, e lo circondano con scudi antisommossa per impedirgli di vedere mentre lo maltrattano. Il detenuto è stato successivamente portato via per ricevere cure mediche per le gravi ferite. Sul caso è stata aperta un’indagine. Il video degli abusi è trapelato nell’agosto del 2024, dopo l’arresto dei riservisti coinvolti e mentre i pubblici ministeri stavano preparando gli atti d’accusa. Quando i riservisti furono arrestati il 29 luglio 2024, decine di persone fecero irruzione nel centro di detenzione e in un’altra base militare nel tentativo di sventare gli arresti. Secondo l’atto d’accusa, i cinque soldati hanno picchiato e aggredito selvaggiamente il detenuto dopo che era stato portato al centro di detenzione il 5 luglio 2024, provocandogli gravi ferite, tra cui costole rotte e una lacerazione interna del retto.
Il centro di detenzione di Sde Teiman
Durante la guerra nella Striscia di Gaza, Sde Teiman è stata utilizzata per trattenere più di 1.000 detenuti di Gaza sospettati di attività terroristiche. Molti erano sospettati di aver preso parte all’attacco di Hamas del 7 ottobre, sebbene alcuni siano stati arrestati durante la successiva campagna militare israeliana a Gaza. L’anno scorso è stata presentata una petizione all’Alta Corte di Giustizia chiedendo la chiusura della struttura a causa delle accuse di abusi. In una sentenza del settembre 2024, la Corte ha ammonito lo Stato a rispettare la legge, ma non ha ordinato al governo di chiudere la prigione. Nella sua sentenza definitiva, la Corte ha rilevato che le condizioni di detenzione a Sde Teiman erano cambiate significativamente da quando era stata presentata la mozione. A causa delle pressioni legali, il governo ha ridotto notevolmente il numero di detenuti nella struttura.

