Ucraina, Kiev tenta la controffensiva a Pokrovsk ma Mosca nega: “Si stanno arrendendo”

Ucraina, Kiev tenta la controffensiva a Pokrovsk ma Mosca nega: “Si stanno arrendendo”
La città di Pokrovsk vista dall’alto a marzo 2025 (foto AP/Iryna Rybakova)

La Russia intanto annuncia il varo del sottomarino nucleare Khabarovsk

Infuriano i combattimenti a Pokrovsk, roccaforte chiave nella regione ucraina di Donetsk. Le versioni di Mosca e Kiev sono contrastanti: se da una parte la Russia da giorni racconta di una cittadina in cui le truppe ucraine sono accerchiate, versione rilanciata anche dal presidente Vladimir Putin, i vertici di Kiev, presidente Volodymyr Zelensky compreso, negano, pur ammettendo “una situazione difficile”.

La controffensiva di Kiev

Per far fronte ai 170mila uomini schierati dalla Russia per avanzare nel Donetsk, Zelensky ha ordinato una “controffensiva coraggiosa”, entrata nel vivo nella tarda serata di venerdì. “È in corso un’operazione complessa per distruggere e respingere le forze nemiche da Pokrovsk”, ha confermato nella giornata di sabato il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky. “I nostri soldati devono contenere la pressione di un gruppo nemico composto da migliaia di uomini, che continua a tentare di infiltrarsi negli insediamenti residenziali e di tagliare le nostre vie di rifornimento”, si legge in un messaggio pubblicato su Telegram, “tuttavia, non vi è alcun accerchiamento o blocco delle città. Pokrovsk la teniamo, mentre il nemico sta pagando il prezzo più alto per aver cercato di eseguire gli ordini del dittatore del Cremlino”.

Mosca parla di “attacco sventato”

Da Mosca, il ministero della Difesa russo ha liquidato la controffensiva ucraina come “un attacco sventato”. “È stato impedito lo sbarco da un elicottero di un gruppo delle forze speciali del Gur (l’intelligence ucraina, ndr) nella zona di Pokrovsk a circa 1 km a nord-ovest della periferia della città di Krasnoarmeysk”, si legge in un comunicato, “tutte le 11 persone sbarcate dall’elicottero sono state uccise“. Secondo Mosca, le truppe ucraine nell’area, vista la situazione, avrebbero iniziato ad alzare bandiera bianca. A dimostrazione di ciò, il ministero della Difesa russo ha pubblicato dei video che mostrano due presunti soldati ucraini che si sono arresi. I filmati mostrano i due, uno vestito con una divisa militare e l’altro con una giacca verde scuro, seduti contro un muro scrostato in una stanza buia, mentre raccontano dei feroci combattimenti e dell’accerchiamento da parte delle forze russe.

La Russia annuncia il varo del sottomarino nucleare Khabarovsk

Intanto, mentre la Russia annuncia di aver varato il sottomarino nucleare Khabarovsk, in grado di trasportare l’arma nucleare strategica Poseidon (un drone a propulsione nucleare), l’Ucraina tenta di reagire prendendo di mira i siti strategici russi. Le forze ucraine hanno colpito l’oleodotto Koltsevoy, che si estende per 400 chilometri e rifornisce l’esercito di Putin di benzina, diesel e carburante per aerei provenienti dalle raffinerie di Ryazan, Nizhny Novgorod e Mosca. “Un duro colpo“, secondo il Gur, che ha rivendicato di aver distrutto tutte e tre le linee di rifornimento. Danni sono stati provocati dai combattimenti anche a una sottostazione elettrica fondamentale per la sicurezza nucleare in Ucraina. A lanciare l’allarme è stato il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi, dopo una visita sul posto di un team dell’agenzia. “Gli attacchi alla rete elettrica ucraina rappresentano un pericolo costante per la sicurezza nucleare di tutti gli impianti nucleari nel Paese”, ha rimarcato Grossi.

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