Quattro iniziative faro, coalizioni di Paesi sulle capacità e una spinta agli investimenti nel mercato unico. Sono i cardini della “Tabella di marcia per la preparazione alla difesa 2030“, presentata giovedì dalla Commissione europea. “Le recenti minacce hanno dimostrato che l’Europa è a rischio. Dobbiamo proteggere ogni cittadino e ogni centimetro quadrato del nostro territorio. E l’Europa deve rispondere con unità, solidarietà e determinazione. L’odierna Roadmap per la Difesa presenta un piano chiaro con obiettivi condivisi e traguardi concreti nel nostro percorso verso il 2030. Perché solo ciò che viene misurato viene fatto. Passando dai piani all’azione, la Roadmap propone quattro iniziative faro europee: l’Iniziativa Europea per la Difesa con i Droni, l’Eastern Flank Watch, lo Scudo Aereo Europeo e lo Scudo Spaziale di Difesa. Ciò rafforzerà le nostre industrie della difesa, accelererà la produzione e manterrà il nostro sostegno di lunga data all’Ucraina”, ha detto la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Kubilius: “Dobbiamo essere pronti per il 2030 per i piani di Putin”
“Vogliamo raggiungere la prontezza alla difesa prima del 2030. Perché? A causa dei piani di Putin. E dobbiamo combattere l’aggressione, prevenire la guerra, preservare la pace, ed è questo lo scopo della Roadmap. Per raggiungere la prontezza alla difesa entro il 2030, dobbiamo raggiungere i nuovi obiettivi di capacità della NATO prima del 2030. Dalle informazioni pubbliche, possiamo supporre che ora siamo solo al 50% di tali obiettivi. Per raggiungere questo obiettivo, ora dobbiamo passare dalla fase di opportunità a quella di attuazione”. Lo dice il commissario Ue alla Difesa, Andrius Kubilius, nella conferenza stampa di presentazione della roadmap sulla difesa 2030.
Kubilius: “Big bang spese difesa, 6.800 miliardi entro 2035”
“La tabella di marcia indica che gli europei investiranno entro il 2035 6,8 trilioni di euro, nella difesa vera e propria di solito si tratta di circa il 50%, ovvero 3,4 trilioni di euro. Si tratta di un vero e proprio big bang per le finanze della difesa, basato principalmente sulla spesa per la difesa nazionale, che sarà più o meno 100 volte superiore alla spesa per la difesa dell’UE nel prossimo Quadro finanziario pluriennale”. Lo dice il commissario Ue alla Difesa, Andrius Kubilius, nella conferenza stampa di presentazione della roadmap sulla difesa 2030.
Kallas: “Stati decidono su progetti difesa. Su droni prima alleanza”
“Il nostro obiettivo è colmare entro il 2030 tutte le attuali carenze. Gli Stati membri sono al posto di comando. Sono gli Stati membri a decidere cosa acquistare o sviluppare, quando e da chi. Solo lavorando insieme possiamo affrontare le carenze di capacità più complesse, ed è per questo che proponiamo che gli Stati membri collaborino in coalizioni in cui gli Stati membri non possono lavorare da soli, perché nessuno è abbastanza grande. Il lavoro è già iniziato questa settimana, si è svolto il primo incontro della coalizione per i droni, con Paesi Bassi e Lettonia in testa, e i droni stanno già ridefinendo la guerra”. Lo dice l’Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas, nella conferenza stampa di presentazione della roadmap sulla difesa 2030.”Avere difese contro i droni non è più un optional per nessuno. Oggi proponiamo un nuovo sistema anti-droni che sarà pienamente operativo entro la fine del 2027 e questo sarà fatto, ovviamente, in stretta collaborazione con la NATO, poiché ogni Paese è a rischio. Ogni Stato membro dovrebbe investire in sistemi anti-droni e capacità per colpire obiettivi terrestri”, rimarca.

Scudo anti-droni e coalizioni di Stati, ecco la roadmap
Quello presentato a Bruxelles è un piano globale per rafforzare le capacità di difesa europee che viene presentato agli Stati e che fa seguito alla richiesta del Consiglio Europeo di giugno, di delineare obiettivi chiari e traguardi per colmare le lacune in termini di capacità, accelerare gli investimenti nella difesa negli Stati membri e guidare i progressi dell’Ue verso la piena prontezza difensiva entro il 2030. Per agire rapidamente laddove un approccio congiunto risulta più efficace, la Roadmap per la Difesa propone quattro iniziative faro europee iniziali: l’Iniziativa Europea per la Difesa con Droni, l’Eastern Flank Watch, lo Scudo Aereo Europeo e lo Scudo Spaziale di Difesa. Queste rafforzeranno la capacità dell’Europa di dissuadere e difendere su terra, aria, mare, cyber e spazio, contribuendo direttamente agli obiettivi di capacità della Nato. Prontezza attraverso le Coalizioni di Capacità. Raggiungere la piena prontezza di difesa significa garantire che le forze armate degli Stati membri possano anticipare, prepararsi e rispondere a qualsiasi crisi, compresi i conflitti ad alta intensità.
Gli stati devono formare coalizioni di capacità
La Roadmap invita gli Stati membri a completare la formazione di Coalizioni di Capacità in nove aree chiave, per colmare le carenze critiche di capacità attraverso lo sviluppo e l’acquisizione congiunti. Si tratta di difesa aerea e missilistica; facilitatori strategici; mobilità militare; sistemi di artiglieria; cyber, intelligenza artificiale, guerra elettronica; missili e munizioni; droni e contro-droni; combattimento terrestre; e marittimo. Una base industriale della difesa europea forte, resiliente e tecnologicamente innovativa Per colmare le lacune è necessaria un’industria della difesa europea in grado di fornire le capacità di cui gli Stati membri hanno bisogno, con la scala e la rapidità necessarie. È necessario sfruttare appieno il potenziale dell’innovazione per la difesa, comprese le soluzioni ucraine. È necessario garantire la resilienza delle catene di approvvigionamento della difesa, anche riducendo le dipendenze critiche dalle materie prime e da altri fattori produttivi essenziali.
Obiettivo è un mercato europeo armonizzato
Un mercato europeo semplificato e integrato dei materiali per la difesa è fondamentale per aumentare la produzione, raggiungere economie di scala e stimolare l’innovazione. Entro il 2030, l’obiettivo è creare un autentico mercato a livello europeo con norme armonizzate che consentano all’industria di fornire con rapidità e volume. La Commissione monitorerà la capacità industriale, a partire dalla difesa aerea e missilistica, dai droni e dai sistemi spaziali, per garantire che l’Europa possa soddisfare le sue esigenze più urgenti. La tabella di marcia segue il piano ReArm Europe/Readiness 2030, un importante impulso agli investimenti pubblici e privati, che offre agli Stati membri una maggiore flessibilità finanziaria per rafforzare la produzione e la prontezza. La Commissione europea e l’Alto rappresentante presenteranno questa tabella di marcia al Consiglio europeo, comprese le proposte per progetti faro paneuropei che guideranno l’Europa verso la piena prontezza di difesa entro il 2030. La tabella di marcia definisce inoltre i piani per istituire un’area di mobilità militare a livello dell’Ue entro il 2027, con norme armonizzate e una rete di rotte terrestri, aeree e marittime per spostare rapidamente truppe e materiali in tutta Europa. Sviluppato in stretto coordinamento con la NATO, questo rafforzerà la capacità dell’Europa di rispondere rapidamente alle crisi.

