Attimi di tensione all’aeroporto di Monaco di Baviera, in Germania. Nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 ottobre il controllo del traffico aereo tedesco (DFS) ha limitato le operazioni di volo sullo scalo dalle 22:18 e in seguito le ha sospese del tutto a causa di diversi avvistamenti di droni. Diciassette voli non sono riusciti a decollare, con conseguenze per quasi 3.000 passeggeri.
L’aeroporto di Monaco, si legge in una nota, in collaborazione con le compagnie aeree, si è immediatamente preso cura dei passeggeri nei terminal. Sono state allestite brandine e sono stati forniti coperte, bevande e snack. Inoltre, 15 voli in arrivo sono stati dirottati verso Stoccarda, Norimberga, Vienna e Francoforte. Partenze e arrivi sono ripresi poco prima delle 6 del mattino e al momento sono regolari.
Droni in Germania: avviate le indagini
I droni sarebbero stati avvistati non solo nei pressi dello scalo bavarese ma anche nelle aree limitrofe di Erding e Freising. Forze federali e regionali hanno avviato immediatamente le indagini, con perlustrazioni a terra e il supporto di un elicottero della polizia, senza però individuare né i droni né eventuali sospetti. Al momento non ci sono informazioni certe sulla tipologia o la provenienza degli apparecchi. Resta inoltre poco chiaro se si sia trattato di uno o più velivoli, dato che diverse persone hanno fornito segnalazioni differenti.
Episodi in aumento
Negli ultimi mesi si è registrato un forte aumento delle intrusioni nello spazio aereo europeo da parte di velivoli telecomandati. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e altri leader politici hanno chiesto la creazione di un sistema di difesa comune, un “muro anti-droni” per proteggere le infrastrutture sensibili. In Germania, episodi analoghi sono stati segnalati di recente in Schleswig-Holstein, dove il ministro dell’Interno Alexander Dobrindt ha parlato di “sciami di droni” e annunciato l’istituzione di un nuovo centro di difesa dedicato. Politici, militari e servizi di intelligence sospettano la mano russa dietro queste incursioni, ma al momento non è stato stabilito alcun legame con l’episodio verificatosi a Monaco.