Nessuna delle imbarcazioni della Global Sumud Flotillia è riuscita a raggiungere le acque controllate da Israele al largo della costa di Gaza. Lo dicono le IDF, che smentiscono quanto affermato da alcuni attivisti. Le prime barche della missione sono arrivate nel porto di Ashdod. gli equipaggi vengono presi in consegna dalle autorità e portati in un centro di detenzione. Tra i fermati 40 sono italiani come ha riferito il ministro degli Esteri Tajani.
Gli organizzatori hanno dichiarato che la nave Mikeno è riuscita a proseguire la navigazione, ma questa mattina si è fermata vicino alla costa della Striscia di Gaza prima che si perdessero i contatti con l’equipaggio. Le ultime coordinate indicavano che si trovava a poche miglia dalla costa di Gaza, all’interno delle acque territoriali.
Da ieri la Global Sumud Flotilla, con 44 barche provenienti da oltre 40 Paesi e 200 tonnellate di aiuti per Gaza, è stata bloccata dalla marina israeliana, superando un limite mai raggiunto prima. I velieri pro-palestinesi si sono trovati di fronte a oltre 16 imbarcazioni militari israeliane. Oltre 200 attivisti sono stati arrestati.
Da nord a sud, migliaia di manifestanti pro-Palestina sono scesi in piazza nelle principali città italiane per sostenere gli attivisti.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha elogiato le forze navali che hanno intercettato la Global Sumud Flotilla che cercava di rompere il blocco israeliano sulla Striscia di Gaza, affermando che “hanno respinto una campagna di delegittimazione contro Israele”. Lo riporta il Times of Israel.
Dopo un presunto attacco con vernice al ministero degli Esteri a Berlino, la polizia ha segnalato cinque arresti. Due donne hanno versato vernice rossa sulla facciata del ministero, ha dichiarato un portavoce della polizia in un video su X. Un’altra donna e un uomo hanno lasciato un messaggio a terra. Tutti e quattro sono stati arrestati dalla polizia federale. Il quinto era un passante che ha cercato di interrompere la polizia e ha schiaffeggiato la mano di un agente.
Reporter della Dpa hanno filmato una folla inferocita nella piazza di fronte al ministero degli Esteri e agenti di polizia che portavano via diversi dimostranti. I dimostranti gridavano “Vergogna!” e slogan come “Tutta Berlino odia la polizia”. Sono stati scanditi anche slogan come “Viva la Palestina” e “Rivoluzione dell’Intifada”. La protesta, riporta Der Spiegel, è legata ai recenti eventi che hanno coinvolto la Global Sumud Flotilla, che gli attivisti stavano utilizzando per portare aiuti nella Striscia di Gaza.
Le forze israeliane confermano di aver preso il controllo di 41 imbarcazioni e di aver fermato circa 400 attivisti coinvolti nella Global Sumud Flotilla. Secondo quanto riferito dall’esercito, nell’arco di 12 ore tra la notte scorsa e questa mattina la Marina israeliana ha preso il controllo di 41 imbarcazioni della flottiglia che tentava di rompere il blocco marittimo israeliano sulla Striscia di Gaza. Le forze dell’unità di commando navale Shayetet 13, della flotta di navi missilistiche e dell’unità di sicurezza del porto di Snapir, insieme ad altre forze della Marina, sono state coinvolte nell’intercettazione delle imbarcazioni.
Alcune migliaia di persone si sono radunate di fronte al Parlamento europeo a Bruxelles per protestare contro la situazione a Gaza, dopo quanto successo nelle ultime ore agli equipaggi della Flotilla. ‘Eu shame on you’, Europa vergognati, e ‘solidarite’ solidarietà al popolo palestinese e ‘siamo tutti antifascisti’, sono tra i cori che si sentono a place du Luxembourg. Stando a quanto riferito da uno degli organizzatori, l’intenzione è quella di rimanere la notte in presidio davanti al Parlamento europeo. I manifestanti sono partiti dal ministero degli Esteri intorno alle 16.30. Davanti alla sede dell’Eurocamera la polizia ha posizionato blocchi di protezione con il filo spinato.
“Il nostro sciopero è pienamente legittimo perché noi l’abbiamo fatto rispettando la legge 146. In gergo giuridico è l’articolo due, comma 7, che prevede, di fronte a violazioni costituzionali dell’ordine costituzionale, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori e c’è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in un’intervista a RaiNews24. “Quindi noi per noi è pienamente legittimo, noi lo riconfermiamo, anzi impugniamo la delibera della Commissione e se questa dovesse comportare verso l’organizzazione sindacale delle sanzioni, siamo pronti a impugnare anche quelle, perché in realtà noi stiamo rispettando la legge, stiamo garantendo i servizi minimi”, ha sottolineato.
Il vicepremier e ministro Matteo Salvini è intenzionato a presentare una informativa sugli scioperi nel settore trasporti nel Consiglio dei ministri previsto questa sera. In particolare, anche alla luce dell’intervento della Commissione di Garanzia, l’indicazione è proporre una revisione della normativa vigente sugli scioperi e in particolare delle sanzioni previste per chi incrocia le braccia senza rispettare le regole (ad oggi da 2.500 a 50mila euro). E’ quanto si legge in una nota. “In questa fase delicata, Salvini non ritiene utili prove di forza e anzi si appella a sindacati, lavoratori e organizzazioni affinché scelgano la responsabilità e il rispetto delle regole”, conclude.
“Chiediamo che tutte le regole siano rispettate e che i nostri connazionali siano protetti, come è giusto che sia. Pertanto, stiamo monitorando attentamente la situazione insieme ai nostri partner europei interessati, in particolare Italia e Spagna. Stiamo prestando la massima attenzione. Chiediamo a tutti i nostri connazionali che hanno fatto questa scelta, che è una scelta di impegno, di fronte a una situazione che noi stessi abbiamo denunciato nel modo più ufficiale e di fronte alla quale stiamo agendo e vogliamo continuare ad agire, che i nostri connazionali siano protetti. Pertanto, stiamo monitorando la situazione. A seconda di come si evolverà la situazione, adotteremo le misure appropriate”. Lo dice il presidente francese Emmanuel Macron lasciando il vertice della Comunità politica europea a Copenaghen.
“Bisogna essere molto chiari – aggiunge -. Niente può giustificare un’operazione che non sia in linea con il diritto internazionale e la sicurezza dei nostri connazionali e dei civili a bordo deve essere rispettate. Seguiamo la situazione e avremo una risposta coordinata con i nostri colleghi di Spagna e Italia in caso di comportamento inaccettabile”.
“A seguito dell’intercettazione illegale di decine di navi della Global Sumud Flotilla ieri sera e nella mattinata di oggi, Adalah ha ricevuto telefonate dai partecipanti che riferiscono che le autorità di immigrazione hanno già iniziato a condurre udienze sui loro ordini di espulsione e detenzione, nel porto di Ashdod. Questi procedimenti sono stati avviati senza preavviso ai loro avvocati e negando ai partecipanti l’accesso all’assistenza legale”.
È quanto ha fatto sapere la ong Adalah, che si occuperà della rappresentanza legale degli attivisti della Global Sumud Flotilla. “Dopo che le autorità israeliane avevano inizialmente negato l’accesso e avviato le udienze senza previa consultazione, il team legale di Adalah è ora entrato nel porto e procederà alle consultazioni”, ha scritto la ong nel suo ultimo aggiornamento.
Un gruppo di manifestanti della galassia pro Palestina è arrivato in bicicletta nei pressi dell’aeroporto di Caselle di Torino, riuscendo poi a entrare a piedi nello scalo tagliando le reti e occupando una delle piste. Qualche momento di tensione si è registrato quando le forze dell’ordine hanno respinto fuori dalla pista i manifestanti. Alcuni voli durante la presenza dei manifestanti hanno subìto dei ritardi e per una quindicina di minuti sono state sospese le operazioni aeroportuali di imbarco e sbarco, ma ora, confermano dallo scalo, è nuovamente tutto regolare.
Altre 45 barche civili sono partite dal porto di Arsuz, nella provincia di Hatay, in Turchia, per dimostrare sostegno alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla, intercettata dall’esercito israeliano in acque internazionali mentre navigava verso Gaza. Lo riportano i media turchi e alcuni video pubblicati sui social in cui si vedono le barche salpare sventolando bandiere palestinesi e turche.
“Le autorità israeliane hanno confermato poco fa la conclusione dell’operazione della Marina di fermo della Flotilla in mare. E’ in corso il trasferimento dei suoi membri al porto di Ashdod in vista delle successive procedure di espulsione. Come previsto sta salendo il numero degli italiani fermati, sono ora 40. Il quadro sarà definitivo al termine di tutte le procedure di identificazione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo in replica al Senato dopo le sue comunicazioni su Gaza.
Nessuna delle imbarcazioni della Flottiglia è riuscita a raggiungere le acque controllate da Israele al largo della costa di Gaza. Lo dicono le IDF, che smentiscono quanto affermato da alcuni attivisti. Le prime barche della missione sono arrivate nel porto di Ashdod. gli equipaggi vengono presi in consegna dalle autorità e portati in un centro di detenzione. Tra i fermati una quarantina sono italiani.z
“Come sto? Sono stanchissima, stanotte non ho dormito, con mio marito ci siamo scritti stanotte dalle 2 alle 6.05 su WhatsApp, l’ultima volta che ha letto un mio messaggio era alle 6.15. Se ho capito bene i militari israeliani sono saliti su sua barca, la Karma, e li stanno conducendo nel porto di Ashod”. Lo racconta a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Elsa Bertholet, moglie del parlamentare Arturo Scotto, tra coloro presenti su una barca della Flotilla bloccata dalle forze israeliane. “Da pochi minuti i messaggi che gli mando risultano consegnati, Arturo mi aveva detto che lui non avrebbe voluto buttare il cellulare perché non aveva nulla da nascondere, forse ha fatto così”. “Arturo aveva detto che non voleva nessun trattamento diverso dagli altri – ha spiegato a Rai Radio1 – e vari amici mi hanno detto che con certezza sanno che sta andando tutto bene. Dalle ultime informazioni so che dovrebbe arrivare ad Ashod verso le 14 di oggi. Dalle autorità invece non mi è arrivata nessuna informazione”. “Preoccupata? Sono tranquilla perché anche lui lo era. Devo esserlo per i miei figli, che mi hanno vista un po’ giù, mio marito mi è mancato tantissimo”, ha concluso.
I manifestanti in solidarietà con la Global Sumud Flotilla e Gaza sono entrati nella corsia in uscita da Torino della Tangenziale Sud in direzione dell’A6 e dell’A21. Il corteo si è mosso lungo la carreggiata, occupandola in tutta la lunghezza.
“Seguiamo molto da vicino ciò che accade nel Mediterraneo e abbiamo seguito il percorso della Flotilla. Riconosciamo le sfide nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza e siamo in contatto regolare con Israele e con gli Stati membri in merito agli aiuti umanitari a Gaza, e chiediamo costantemente un accesso rapido e senza ostacoli agli aiuti nella Striscia di Gaza. Rispettiamo anche l’impegno umanitario di tutti coloro che si trovano a bordo della flottiglia”. Lo afferma la portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova, rispondendo a una domanda sulla Flotilla nel briefing quotdiano con la stampa. “Comprendiamo perfettamente che queste persone vogliano sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema molto importante, sulle problematiche relative alla distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, e hanno il diritto di farlo, perché nella nostra unione questo è un pilastro – prosegue -. Ma anche, prima di tutto, il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato, compreso il diritto internazionale del mare, il diritto della navigazione nelle acque. Abbiamo già detto qui che condanniamo qualsiasi attacco contro la flottiglia, qualsiasi attacco con droni o qualsiasi sequestro, e sosteniamo le persone nel senso che hanno fondamentalmente lo stesso obiettivo che abbiamo noi: vogliamo fornire al più presto aiuti sufficienti a Gaza per fermare la sofferenza delle persone che vi si trovano”, rimarca. “Quello che posso dire è che, anche nel caso di Gaza, abbiamo sempre ripetuto che il diritto internazionalista deve essere lo stesso del diritto internazionale della navigazione in mare”, aggiunge un altro portavoce.
“La Uil lancia un appello per una grande iniziativa popolare senza bandiere che unisca il Paese nel segno dell’umanità e della Pace”. Lo afferma il segretario generale del sindacato confederale, Pierpaolo Bombardieri. “La Uil condanna l’ulteriore violazione del diritto internazionale compiuta nei confronti della Flotilla e continua a esprimere vicinanza al popolo di Gaza, che sta subendo un genocidio da parte di un criminale di guerra come Netanyahu”, sottolinea Bombardieri, spiegando che “la Uil proseguirà nella sua azione di solidarietà concreta con la raccolta di fondi a sostegno dell’attività della Parrocchia di Gaza per gli aiuti alla popolazione stremata dalla guerra”. “Ribadiamo al Governo le richieste di riconoscere lo Stato di Palestina, di sospendere la vendita di armi ad Israele e di impegnarsi in Europa per la sospensione dell’accordo UE-Israele. Chiediamo, inoltre, che il Governo italiano continui a operare per garantire la sicurezza e il rientro immediato di tutti i nostri connazionali da quelle zone”, ha proseguito. “La Uil conferma la propria storica posizione sull’annosa questione israelo-palestinese, ribadendo che solo attuando il principio ‘due popoli, due Stati’ ci si potrà incamminare verso una soluzione accettabile di quel conflitto”, ha aggiunto Bombardieri. “Oggi, il diritto internazionale appare svanito, stracciato da comportamenti in spregio alle più elementari regole della diplomazia. Troppo spesso, posizioni politiche e interessi strategici monopolizzano l’attenzione, relegando il diritto dei popoli, la protezione dei civili, la pietà verso le vittime a ‘effetti collaterali’. E questo, oggi, vale per la Palestina, per l’Ucraina e per tanti altri scenari di guerra in cui il senso dell’umanità è cancellato dalla follia del predominio di pochi. Serve il coraggio di scegliere la pace, un coraggio che non è debolezza ma forza. Il coraggio di anteporre la vita umana agli interessi di parte e il diritto internazionale alle ragioni di potenza”, ha concluso il segretario generale della Uil.
“Un’ultima imbarcazione coinvolta in questa provocazione rimane a distanza”. É quanto fa sapere in un post sul social X il ministero degli Esteri israeliano. “Se si avvicinerà, anche il suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva e violare il blocco sarà impedito”, si legge nel post. La Global Sumud Flotilla ha fatto sapere in un comunicato che la nave “Marinette, che batte bandiera polacca, è ancora collegata tramite Starlink e in comunicazione, con un totale di 6 passeggeri a bordo”. Inoltre “la Mikeno, che batte bandiera francese, potrebbe essere entrata nelle acque territoriali palestinesi secondo i dati di tracciamento, ma rimane fuori contatto”, si legge nella nota.
“Chiediamo ai governi, ai leader mondiali e alle istituzioni internazionali di intervenire immediatamente per ottenere informazioni sui partecipanti dispersi, garantire la loro sicurezza e chiedere il loro immediato rilascio”. È quanto fa sapere la Global Sumud Flotilla in un comunicato. “Il nostro impegno rimane chiaro: rompere l’assedio illegale di Israele e porre fine al genocidio in corso contro il popolo palestinese”, si legge nella nota, “ogni atto di repressione contro la nostra flottiglia, ogni escalation di violenza a Gaza e ogni tentativo di sopprimere le azioni di solidarietà non fanno che rafforzare la nostra determinazione”.
“Dopo che le forze navali dell’occupazione israeliana hanno intercettato illegalmente le navi della Global Sumud Flotilla, un convoglio pacifico e non violento che trasportava cibo, latte in polvere, medicine e volontari provenienti da 47 paesi a Gaza, centinaia di partecipanti sono stati rapiti e, secondo quanto riferito, portati a bordo della grande nave militare MSC Johannesburg”. È quanto fa sapere la Global Sumud Flotilla in un comunicato.
“Questo dopo che erano stati aggrediti con idranti, cosparsi di acqua puzzolente e avevano subito un sistematico blocco delle comunicazioni, in un ulteriore atto di aggressione contro civili disarmati”, si legge nella nota, “inoltre, secondo quanto riferito, diverse imbarcazioni sono state fermate da una barriera a catena in acque internazionali dove Israele non ha giurisdizione, proprio come non ha giurisdizione sulle acque e sulle coste di Gaza, aggravando i continui crimini di guerra e il blocco illegale da parte di Israele”.
“Gli avvocati di Adalah, che rappresentano i partecipanti alla flottiglia davanti alle autorità israeliane, hanno ricevuto aggiornamenti minimi e non sono stati informati se i 443 volontari della flottiglia, che sono stati prelevati con la forza dalle loro imbarcazioni, arriveranno ad Ashdod, dove dovrebbero essere sottoposti a detenzione illegale”, continua la Global Sumud Flotilla, “si tratta di un rapimento illegale, in diretta violazione del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali. Intercettare navi umanitarie in acque internazionali è un crimine di guerra; negare l’assistenza legale e nascondere la sorte delle persone sequestrate aggrava tale crimine”.
“Seguiamo molto da vicino ciò che accade nel Mediterraneo e abbiamo seguito il percorso della Flotilla. Riconosciamo le sfide nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza e siamo in contatto regolare con Israele e con gli Stati membri in merito agli aiuti umanitari a Gaza, e chiediamo costantemente un accesso rapido e senza ostacoli agli aiuti nella Striscia di Gaza. Rispettiamo anche l’impegno umanitario di tutti coloro che si trovano a bordo della flottiglia”. Lo afferma la portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova, rispondendo a una domanda sulla Flotilla nel briefing quotdiano con la stampa.
“Comprendiamo perfettamente che queste persone vogliano sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema molto importante, sulle problematiche relative alla distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, e hanno il diritto di farlo, perché nella nostra unione questo è un pilastro – prosegue -. Ma anche, prima di tutto, il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato, compreso il diritto internazionale del mare, il diritto della navigazione nelle acque. Abbiamo già detto qui che condanniamo qualsiasi attacco contro la flottiglia, qualsiasi attacco con droni o qualsiasi sequestro, e sosteniamo le persone nel senso che hanno fondamentalmente lo stesso obiettivo che abbiamo noi: vogliamo fornire al più presto aiuti sufficienti a Gaza per fermare la sofferenza delle persone che vi si trovano”, rimarca.
“Quello che posso dire è che, anche nel caso di Gaza, abbiamo sempre ripetuto che il diritto internazionalista deve essere lo stesso del diritto internazionale della navigazione in mare”, aggiunge un altro portavoce.
“La provocazione di Hamas-Sumud è finita”. Lo ha scritto in un post sul social X il ministero degli Esteri israeliano dopo l’intercettazione in acque internazionali della missione umanitaria Global Sumud Flotilla. “Nessuna delle imbarcazioni provocatorie di Hamas-Sumud è riuscita nel suo intento di entrare in una zona di combattimento attiva o di violare il legittimo blocco navale”, si legge nel post, “tutti i passeggeri sono sani e salvi. Stanno raggiungendo in sicurezza Israele, da dove saranno deportati in Europa” “Un’ultima imbarcazione coinvolta in questa provocazione rimane a distanza”. É quanto fa sapere in un post sul social X il ministero degli Esteri israeliano. “Se si avvicinerà, anche il suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva e violare il blocco sarà impedito”, si legge nel post.
I soldati israeliani hanno arrestato e allontanato dalla Global Sumud Flotilla decine di attivisti, tra cui Greta Thunberg, l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau e la deputata europea Rima Hassan.
Gli organizzatori della Global Sumud Flotillia hanno dichiarato che la nave Mikeno è riuscita a proseguire la navigazione, ma questa mattina si è fermata vicino alla costa della Striscia di Gaza prima che si perdessero i contatti con l’equipaggio. Le ultime coordinate indicavano che si trovava a poche miglia dalla costa di Gaza, all’interno delle acque territoriali.
Saranno circa 10mila i manifestanti attesi questa sera alle 18.30 al Colosseo. Tra loro anche molti studenti palestinesi. La questura di Roma, d’intesa con la Prefettura, ha concesso l’area per il corteo che si snoderà fino a Piramide.
L’esercito israeliano ha affermato che “contrariamente a quanto detto da alcuni attivisti, sulla base di informazioni di tracciamento errate, nessuna delle imbarcazioni della flottiglia è riuscita a raggiungere le acque controllate da Israele al largo della costa di Gaza”. Lo riporta il Times of Israel. In precedenza la nave Mikeno della Global Sumud Flotilla aveva riferito di essere entrata nelle acque di Gaza e di aver rotto il blocco navale.
Una delle imbarcazioni da sbarco della Marina israeliana, o nave di supporto logistico, è stata avvistata mentre arriva al porto di Ashdod con alcuni degli attivisti detenuti della Global Sumud Flotilla. Lo riporta il Times of Israel. Una volta giunti in Israele, gli attivisti arrestati saranno espulsi dal Paese. La stragrande maggioranza delle imbarcazioni della flottiglia in missione umanitaria è stata intercettata e abbordata dalle forze dell’unità di commando navale Shayetet 13.
Un gruppo di manifestanti si è radunato davanti alla stazione centrale di Bologna, a sostegno della Global Sumud Flotilla e dei suoi attivisti, fermati dall’esercito israeliano nelle ultime ore. “Vergogna! Vergogna”, sono tra gli slogan che il presidio, principalmente composto da studenti e studentesse, sta gridando. “Gli studenti e le studentesse non fanno nessun passo indietro, perché oggi il cuore ci esplode di rabbia”, “Fateci passare”, gridano davanti ad alcuni agenti. In una fase, le forze dell’ordine, per bloccare l’ingresso, hanno usato i manganelli.
“Entro la fine della mattinata o il primo pomeriggio dovrebbero completare le operazioni di trasferimento dei circa 400 membri della Flotilla nel porto di Ashdod. Stasera dopo lo Yom Kippur verranno trasferiti in autobus presso la struttura detentiva di Be’er Sheva. Domani mattina presto la nostra ambasciata effettuerà le visite consolari e la visita verrà ripetuta domenica mattina”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in sede di replica nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza.
“La nave Karma dell’ong Arci con a bordo tra gli altri l’onorevole Scotto e l’europarlamentare Corrado, entrambi del Pd, si è staccata dalla Flotilla ed è stata autorizzata a sbarcare ad Ashdod”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in sede di replica nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza. “Stiamo cercando di fargli avere un’altra autorizzazione per sbarcare gli aiuti alimentari e ripartire con i due onorevoli per Cipro e Grecia”, ha aggiunto.
C’è anche Silvia Severini, impiegata pubblica di Ancona madre di due figli di 20 anni, tra i 22 italiani fermati a bordo della Global Sumud Flotilla. Anche lei stava raggiungendo Gaza per portare aiuti umanitari a bordo della flotta di imbarcazioni abbordate ieri sera. La conferma arriva da Marche per la Palestina e Sumud Marche: “La barca dove era a bordo la nostra concittadina Silvia Severini è stata fermata. Non lasciamo sola Silvia. Non abbandoniamo la Palestina”. Severini comunicava tramite social con l’Italia e con una famiglia a Gaza e, come si apprende, è irraggiungibile da un paio di giorni
“Le autorità israeliane sono intenzionate a effettuare un unico provvedimento giudiziario di espulsione coatta di tutti i membri della Flotilla”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in sede di replica nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza.
I membri della Flotilla attualmente in arresto in Israele saranno rimpatriati “lunedì o martedì con due voli charter dall’aeroporto Ben Gurion verso due distinte capitali europee”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in sede di replica nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza.Le autorità israeliane “hanno chiesto Madrid e Londra ma non ci sono ancora risposte. Non credo che i charter arriveranno in Italia”, ha aggiunto Tajani.
Quella della Flotilla è “una questione che mi pare c’entri poco con la vicenda palestinese e c’entri molto con le questioni italiane. Del resto ce lo spiegano i sindacati, perché mi sarei aspettata che almeno su una questione che reputavano così importante non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì, perché il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme“. Lo afferma la premier Giorgia Meloni, arrivando al vertice della Comunità politica europea a Copenaghen.
La Global Sumud Flotilla riferisce che 4 delle sue barche proseguono la navigazione verso Gaza. Fra queste le imbarcazioni di aiuti umanitari Marinette e Mikeno, l’ultima delle quali si trova nelle acque antistanti la Striscia ma dal tracker risulta ferma, a 0 nodi. Le altre due imbarcazioni che risultano ancora fra quelle non intercettate sono le due di supporto legale, Shireen e Summertime-Jong, che sono in alto mare.
“Ieri, con un atto di pirateria internazionale, la marina militare israeliana ha attaccato – non abbordato – con idranti e bombe stordenti le barche della missione umanitaria Flottiglia, violando per l’ennesima volta il diritto internazionale. Ebbene, il governo italiano non ha condannato questo atto gravissimo”. Così Angelo Bonelli parlamentare Avs nel suo intervento in Aula alla Csnera dei Deputati nella discussione generale dopo le comunicazioni del Ministro Tajani su Gaza.”Le barche della Flottiglia sono state colpite in questi giorni non solo da droni israeliani, ma anche da insulti di esponenti della maggioranza e del governo – aggiunge -. La Premier Meloni ha usato parole irresponsabili e pericolose contro gli attivisti pacifisti, mentre mai ha speso parole dure contro Netanyahu, responsabile di avere ucciso donne e bambini. Questo è il segno di una profonda ipocrisia”.
La nave Mikeno della Global Sumud Flotilla è entrata nelle acque di Gaza. lo ha riferito all’agenzia di stampa turca Anadolu un membro della delegazione turca della Flotilla, Ramazan Tunç. “Ciò significa che il blocco è stato effettivamente infranto. Voglio condividere con voi la gioia di aver portato la nostra nave, la Mikeno, a Gaza, che per anni è stata considerata inespugnabile e sulla quale Israele ha imposto un massiccio blocco terrestre e marittimo con grande forza”, ha detto Tunç ad Anadolu. Dal tracker che segue in diretta il percorso della Flotilla risulta che la nave Mikeno si trova davanti alla costa della Striscia ma a 0 nodi, il che significa che sarebbe ferma, nonostante risulti ‘sailing’ cioè in navigazione e non fra le barche intercettate dalla Marina di Israele.
Questa situazione significa che “Israele è una tigre di carta”, ha proseguito Tunç, aggiungendo che “la cosa più importante è che abbiamo rotto il blocco nelle nostre menti” ed esprimendo la speranza “che d’ora in poi sia vicino il giorno in cui potremo abbracciare i nostri fratelli e sorelle in una Gaza libera, una Gaza dove il blocco è stato infranto”.
Quella della Flotilla è “una questione che mi pare c’entri poco con la vicenda palestinese e c’entri molto con le questioni italiane. Del resto ce lo spiegano i sindacati, perché mi sarei aspettata che almeno su una questione che reputavano così importante non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì, perché il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni, arrivando al vertice della Comunità politica europea a Copenaghen.
“Le operazioni di abbordaggio” delle imbarcazioni della Flotilla “sono ancora in corso. Noi le stiamo seguendo ovviamente minuto per minuto. L’unità di crisi della Farnesina stanotte è stata in contatto anche con gli avvocati di alcuni degli imbarcati e ovviamente faremo tutto quello che possiamo perché queste persone possano tornare in Italia il prima possibile”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni, arrivando al vertice della Comunità politica europea a Copenaghen.
Appello in lacrime della cantante Elisa a Giorgia Meloni. In un video pubblicato sulle sue storie Instagram, nel quale ha taggato la premier, la cantautrice, con la voce rotta dal pianto, dice: “Adesso che hanno bloccato la Global Sumud Flotilla allora portate voi gli aiuti, in poche ore. Portateli voi gli aiuti perché stanno morendo”.
“Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati. Continuiamo a monitorare la situazione. Su mie istruzioni, il Consolato a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio. Già da questa notte i due Consolati in contatto con i legali dei cittadini italiani imbarcati. Secondo le informazioni disponibili, raccolte attraverso l’Unità di Crisi, che sta seguendo passo dopo passo la situazione, tutti i nostri connazionali sono in buone condizioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza. “Avevo ripetutamente parlato con il Ministro israeliano Saar, chiedendo di evitare azioni aggressive e di mettere in atto ogni possibile attenzione per salvaguardare l’incolumità dei nostri connazionali – ha aggiunto – sono sollevato dal constatare che le regole di ingaggio siano state rispettate e che fino a questo momento non si registrino atti di violenza o complicazioni nelle operazioni delle forze israeliane”.
Hamas si sta ancora consultando con altre fazioni e con i mediatori in merito al piano proposto dal presidente Usa Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza. Lo riporta Al-Arabiya citando fonti palestinesi, secondo cui Hamas e le fazioni hanno espresso preoccupazioni su alcuni punti vaghi della proposta indicando in particolare che vogliono garanzie chiare dell’impegno di Israele per un cessate il fuoco e che vogliono collegare il rilascio degli ostaggi a un calendario del ritiro di Israele dalla Striscia. Le fonti sottolineano che le fazioni hanno bisogno di un calendario per il ritiro di Israele temendo un ripetersi dell’esperienza libanese
“Il diritto allo sciopero è sacrosanto in un Paese libero come il nostro, ma non lo è il diritto al caos o allo sciopero generale a sorpresa. Uno sciopero generale improvviso per motivi politici è chiaro ed evidente che non può essere organizzato con così scarso preavviso. Faremo tutto quello che la legge permette, garantendo il diritto al lavoro, allo studio e la mobilità di 60 milioni di italiani”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto a Rtl 102.5 in merito allo sciopero generale lanciato domani da Cgil e Usb in solidarietà alla Global Sumud Flotilla.
“Già da venerdì potrebbero avvenire le prime partenze, soprattutto per chi accetterà di lasciare volontariamente Israele. Per chi rifiuterà l’espulsione immediata, sarà necessario attendere il provvedimento di respingimento dell’Autorità giudiziaria israeliana, che potrebbe richiedere 48-72 ore”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso delle sue comunicazioni alla Camera su Gaza.
Sono salite a 21 le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla intercettate dalle forze israeliane, mentre 23 barche proseguono al momento la navigazione verso la costa della Striscia di Gaza. È quanto risulta dal tracker che segue in diretta il percorso della Flotilla. Le imbarcazioni fermate sono Adara, All In, Alma, Aurora, Captain Nikos, Dir Yassine, Florida, Free Willy, Grande Blu, Hio, Huga, Jeannot III, Karma, Mohammad Bhar, Morgana, Otaria, Oxygono, Seulle, Sirius, Spectre e Yulara. t
“Ho parlato con Benedetta Scuderi, che voglio pubblicamente ringraziare: una donna coraggiosa che ha voluto rappresentare quell’umanità dispersa dall’ipocrisia della comunità internazionale. Alle 4 di questa mattina la barca sulla quale viaggia Scuderi è stata fermata e ora viene scortata verso Ashkelon. Quello che è accaduto ieri sera è un atto illegale, l’ennesimo compiuto da Israele in violazione del diritto internazionale. Tra poco in Parlamento ci sarà la comunicazione del ministro degli Esteri, e sarà l’occasione per denunciare come in questi giorni la Flottiglia sia stata sottoposta a insulti e attacchi inaccettabili: non solo gli attacchi con i droni, prima della partenza, azione per la quale nessuno nel governo italiano ha protestato, ma anche l’accusa rivolta agli attivisti di essere “irresponsabili” perché avrebbero potuto pregiudicare il piano di pace di Trump”. Così Angelo Bonelli, parlamentare di Avs, ospite questa mattina di ‘Omnibus’ su La7.”Quando vediamo le immagini drammatiche che arrivano da Gaza, quelle immagini che Israele non vuole far vedere al mondo perché Netanyahu impedisce ai giornalisti di entrare nella Striscia – oltre 250 reporter uccisi – capiamo che la violazione del diritto internazionale si accompagna a una complicità internazionale. Se oggi la Corte penale internazionale e i suoi giudici sono sottoposti a sanzioni da parte degli Stati Uniti, perché non si vogliono accertare le responsabilità e punire chi ha commesso crimini contro l’umanità, mi chiedo: chi accerterà le responsabilità e chi farà giustizia? Chi ha la supremazia delle armi o noi che crediamo che rispettare il diritto internazionale sia l’unica strada da percorrere? Queste ore dimostrano che l’illegalità su cui si muove Israele non ha più confini, e che a essa si accompagna una complicità internazionale inaccettabile”, ha aggiunto Bonelli.
Il portavoce del ministero degli Esteri dell’Iran, Esmaeil Baghaei, ha condannato con forza l’intercettazione da parte di Israele della flottiglia Global Sumud diretta a Gaza e il fermo degli attivisti a bordo, definendo l’intervento israeliano una “palese violazione dei principi internazionali” e “un atto di terrorismo”. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Irna. Il portavoce “ha anche elogiato i partecipanti alla flottiglia, provenienti da vari Paesi, per i loro sforzi umanitari e il loro impegno a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla continua oppressione del popolo palestinese”, aggiunge Irna.
Proteste anche in Tunisia ieri sera a sostegno della Global Sumud Flotilla e contro l’operazione della Marina di Israele per fermare la missione civile diretta verso Gaza. Centinaia di persone si sono riversate in strada nella capitale Tunisi, lungo la centrale avenue de Bourguiba.
L’ambasciata d’Italia a Tel Aviv, insieme al consolato a Gerusalemme, secondo quanto si apprende ha offerto la sua disponibilità ad assistere tutti gli italiani a bordo della Global Sumud Flotilla fermati da Israele, per fornire tutta l’assistenza necessaria. “L’ambasciata d’Italia a Tel Aviv segue il caso con la massima attenzione e ha già preparato un programma di assistenza consolare”, si legge in una nota della Farnesina, che spiega quale sarà la procedura per i fermati. “L’intero equipaggio delle navi sarà trasferito al porto di Ashdod e trattenuto in centri adibiti a tal fine. I membri della Flottilla potranno scegliere tra due alternative. La prima è accettare l’espulsione volontaria immediata, che avverrà nei tempi più rapidi possibili. La seconda è rifiutare l’espulsione immediata, accettando una detenzione in carcere in attesa di rimpatrio forzato: in questo caso, membri della Flottilla dovranno attendere il provvedimento di respingimento dell’Autorità giudiziaria, la cui pronunzia giunge generalmente dopo 48-72 ore”, viene spiegato. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è stato in contatto con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar in merito all’assistenza dei cittadini italiani a bordo della Flotilla che sono stati fermati dalla Marina israeliana.
Dovrebbero raggiungere il porto della città israeliana di Ashdod nel pomeriggio di oggi 2 ottobre, quando lo Yom Kippur volgerà al termine, le barche con a bordo cittadini italiani fermati nell’intercettazione israeliana della Global Sumud Flotilla che era diretta a Gaza. È quanto si apprende da fonti informate, che spiegano che una volta che i membri della Flotilla saranno sbarcati al porto, verranno identificati e fermati e già da domani, venerdì, potranno avvenire i primi rimpatri. I primi a essere rimpatriati, sottolineano le fonti, saranno quelli che accetteranno di lasciare volontariamente Israele. Sono oltre 16 le navi della Marina israeliana usate per l’operazione di blocco della Flotilla.
Gli attivisti della Global Sumud Flotilla a bordo delle imbarcazioni fermate da Israele “stanno raggiungendo in modo sicuro e pacifico Israele, dove inizieranno le procedure di espulsione verso l’Europa”. Lo scrive su X il Ministero degli Esteri israeliano, aggiungendo che “i passeggeri sono al sicuro e in buona salute”.
Si ritiene che siano circa una trentina gli italiani fermati finora da Israele nell’ambito dell’operazione di intercettazione delle barche della Global Sumud Flotilla, che erano dirette a Gaza. È quanto si apprende da fonti informate, che sottolineano che il numero dei fermati potrebbe salire perché gli abbordaggi sono in corso. Le fonti evidenziano che l’operazione sarà lenta, per evitare pericoli.
“Condanno fermamente l’intercettazione da parte di Israele della Global Sumud Flotilla. Queste imbarcazioni trasportavano civili disarmati e rifornimenti umanitari salvavita per Gaza, eppure sono state accolte con intimidazioni e coercizioni”. Lo scrive su X il premier della Malaysia, Anwar Ibrahim. “La Malaysia utilizzerà tutti i mezzi legittimi e legali a sua disposizione per garantire che Israele sia chiamato a rispondere delle sue azioni, soprattutto nelle questioni che riguardano i cittadini malesi. La sicurezza e la dignità del nostro popolo sono fondamentali e non permetteremo che vengano compromesse impunemente”, ha aggiunto Anwar Ibrahim. Sono 12 i cittadini malesi a bordo delle imbarcazioni finora fermate da Israele.
Mi hanno catturata, blocchiamo tutto! Israele ha violato ancora una volta il diritto internazionale. Non possiamo restare in silenzio”. Così l’eurodeputata Benedetta Scuderi di Avs in un video pubblicato sul suo profilo Instagram, fermata insieme alle altre persone a bordo dell’imbarcazione Morgana, parte della Global Sumud Flotilla. “Se state guardando questo video è perchè probabilmente sono stata fermata e catturata illegalmente da Israele.Ci hanno intercettate in acque internazionali, hanno violato il diritto marittimo internazionale, hanno preso di mira persone civili che portano aiuti, e lo hanno fatto impunemente”, afferma Scuderi nel video. “Questo è un vero e proprio atto di pirateria. Noi equipaggio di mare e voi equipaggio di terra abbiamo dimostrato che un mondo giusto è possibile e che siamo disposti a lottare per averlo”, ha aggiunto l’eurodeputata.
Sono salite a 20 le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla intercettate dalle forze israeliane, mentre 22 barche proseguono al momento la navigazione verso la costa della Striscia di Gaza. È quanto risulta dal tracker che segue in diretta il percorso della Flotilla. Le imbarcazioni fermate sono Adara, All In, Alma, Aurora, Captain Nikos, Dir Yassine, Florida, Grande Blu, Hio, Huga, Jeannot III, Karma, Mohammad Bhar, Morgana, Otaria, Oxygono, Seulle, Sirius, Spectre e Yulara. EST NG01 cba 020723 OTT 25
“Se state guardando questo video, sono stato rapito e portato via contro la mia volontà dalle forze israeliane. La nostra missione umanitaria era non violenta e rispettava il diritto internazionale. Per favore, dite al mio governo di richiedere il mio rilascio immediato e di tutti gli italiani imbarcati”. Con queste parole in un video pubblicato sul suo profilo Facebook il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti ha annunciato di essere stato fermato da Israele mentre partecipava alla missione della Global Sumud Flotilla. Croatti si trovava a bordo della barca Morgana sulla quale c’era anche l’eurodeputata Avs Benedetta Scuderi, che ha anche lei comunicato di essere stata fermata.
E’ salito a 19 il numero delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla intercettate e fermate da Israele. Lo ha comunicato in un aggiornamento su Instagram Saif Abukeshek, membro del comitato direttivo della Global Sumud Flotilla. Sono oltre 200 gli attivisti a bordo delle imbarcazioni, provenienti da oltre 30 Paesi. Tra questi figurano 30 cittadini spagnoli, 22 italiani, 21 turchi, 12 malesi, 11 tunisini e brasiliani, 10 francesi, 9 irlandesi, 8 algerini, 7 statunitensi, 7 tedeschi, 6 britannici. “La missione continua per rompere l’assedio a Gaza”, ha aggiunto Abukeshek, specificando che sono 30 le barche in direzione della Striscia, con le persone a bordo “determinate e motivate”.

