Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che parlerà con il presidente russo Vladimir Putin “molto presto, nei prossimi due giorni“, esprimendo la sua fiducia nella risoluzione del conflitto tra Ucraina e Russia. L’annuncio è arrivato dopo che domenica Trump ha dichiarato di essere pronto a passare a una seconda fase di sanzioni contro la Russia, senza però entrare nei dettagli.
Trump, ha anche dichiarato di “non essere contento” della guerra tra Russia e Ucraina dopo che Mosca ha colpito Kiev con il più grande attacco di droni dall’inizio della guerra, sottolineando il fallimento della sua amministrazione nel raggiungere un accordo di pace, anche dopo l’incontro con il presidente russo Vladimir Putin il mese scorso.
“Non sono felice, di tutta la situazione”, ha detto Trump ai giornalisti atterrato alla Joint Base Andrews dopo il suo viaggio per vedere la finale maschile di tennis degli US Open a New York.
Trump ha insistito sul fatto che nessuno è stato più duro di lui con la Russia e Putin, e ha difeso i suoi sforzi per porre fine alla guerra, dicendo che quegli sforzi continueranno “Non sono entusiasta di quello che sta succedendo”, ha continuato Trump. “Credo che troveremo una soluzione. Non sono contento di nulla che abbia a che fare con quella guerra”.
Trump: “Raggiungeremo un accordo per Gaza molto presto”
“Penso che raggiungeremo un accordo su Gaza molto presto”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti mentre tornava a Washington da New York, senza fornire dettagli. Trump ha aggiunto che, a suo avviso, tutti gli ostaggi sarebbero stati restituiti, vivi o morti: “Penso che li prenderemo tutti“. “È un problema enorme”, dice. “È un problema che vogliamo risolvere per il Medio Oriente, per Israele, per tutti. È un problema che risolveremo”, ha aggiunto.
Dopo l’ultimo avvertimento del presidente Usa, Donald Trump, Hamas ha affermato di essere “pronto a sedersi immediatamente al tavolo delle trattative per discutere il rilascio di tutti i prigionieri in cambio di una chiara dichiarazione di fine della guerra, di un ritiro totale dalla Striscia di Gaza e della creazione di un comitato di palestinesi indipendenti per gestire la Striscia di Gaza”.

