Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha annunciato di aver presentato al governo un piano contro la Global Sumud Flotilla secondo cui tutti gli attivisti arrestati saranno detenuti nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate per i terroristi, in condizioni rigorose solitamente riservate ai prigionieri di sicurezza.
Lo riporta il Jerusalem Post. Secondo Ben Gvir la flottilla, nonostante le sue dichiarate intenzioni umanitarie, rappresenta un tentativo di minare la sovranità di Israele e di sostenere Hamas a Gaza. “Il piano proposto stabilisce misure volte a rafforzare la posizione incrollabile di Israele nel salvaguardare i propri confini e garantire la sicurezza nazionale”, ha affermato. “Non permetteremo che chi sostiene il terrorismo viva nell’agiatezza. Dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni”, ha aggiunto.
Flotilla riparte da porto Barcellona dopo stop per maltempo
La Global Sumud Flotilla è ripartita dal porto di Barcellona dove era rientrata a causa di “condizioni meteorologiche pericolose”. La nuova partenza delle imbarcazioni, con a bordo anche l’attivista svedese Greta Thunberg è stata trasmessa in diretta dalla tv pubblica spagnola Tve. La Flotilla tenterà di nuovo di raggiungere Gaza e di rompere il blocco navale della Striscia portando aiuti umanitari ai palestinesi.
La sindaca di Genova scrive a Tajani: “Monitorare la missione dei concittadini”
La sindaca di Genova Silvia Salis ha inviato questa mattina una lettera al ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, manifestando ‘particolare preoccupazione’ per le ultime dichiarazioni del ministro della Sicurezza nazionale del governo israeliano, Itamar Ben-Gvir, che preannuncia che i volontari della Global Sumud Flotilla, partiti anche da Genova per portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, saranno trattati in tutto e per tutto alla stregua di terroristi.
Da Genova lo scorso fine settimana erano partite 5 imbarcazioni pronte ad unirsi alla flotta internazionale in partenza dalla Sicilia dopo una raccolta record di aiuti sul territorio e una mobilitazione da 50mila partecipanti per chiedere la pace e lo sblocco degli aiuti per le popolazioni di Gaza. La sindaca rivolge un ‘sentito appello’ a Tajani per “monitorare con la massima attenzione la missione dei nostri concittadini, facendo sentire la vicinanza e l’appoggio delle istituzioni in una iniziativa di così alto valore”. Nella lettera, Salis ricorda anche “di aver garantito il pieno appoggio” del Comune di Genova all’iniziativa a “riconferma della forte vocazione solidaristica della mia città e di tutta la comunità genovese”.
“Sono certa che la Farnesina userà tutte le cautele possibili anche perché stiamo parlando di una spedizione sotto gli occhi di tutto il mondo. Io come Comune di Genova, l’ho detto, farò tutto quello che posso fare per non far spegnere mai i riflettori, neanche un secondo, su questa spedizione; lo dobbiamo fare come esseri umani e come responsabile delle istituzioni credo fortemente in quello che ho detto” ha spiegato ancora la sindaca di Genova, Silvia Salis, oggi a margine di un incontro a Palazzo Tursi di Genova sulla lettera appena inviata al ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“È un grande orgoglio – dice Salis – che i nostri connazionali stiano partendo e stiano portando una quantità enorme di aiuti umanitari a un popolo che sta morendo di fame, è questa la realtà. Al di là della guerra, al di là delle bombe c’è una scientifica decisione di fare morire di fame e su questo non possiamo nessuno di noi voltarci all’altra parte“.
Schlein: “Governi italiani ed europei proteggano la Flotilla dalle minacce di Israele”
“Ci sono delle imbarcazioni, quelle della Global Sumud Flotilla, che oggi si sono messe in cammino e a cui voglio dar tutto il sostegno del Partito Democratico. Quaranta imbarcazioni, quarantaquattro delegazioni internazionali, molti attivisti e attiviste che vogliono forzare il blocco inumano e criminale su Gaza da parte del governo criminale di Netanyahu e dei suoi ministri che inneggiano alla cancellazione dei palestinesi. Oggi che il ministro israeliano minaccia gli attivisti della Global Sumud Flotilla noi alziamo la voce e pretendiamo che il governo italiano, che i governi europei, che l’unione europea respingano al mittente queste minacce e proteggano questa che è la più grande azione umanitaria di sostegno dal basso che si sia mai vista. Loro stanno facendo quello che i governi avrebbero dovuto fare, che dovrebbero fare, che l’Ue dovrebbe fare”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, nel corso del suo intervento alla Feste dell’Unità a Livorno, dove ha pranzato con volontari e militanti del partito.”Noi – ha aggiunto Schlein – torniamo a chiedere il pieno riconoscimento di uno Stato di Palestina, perché anche i palestinesi hanno diritto a uno Stato come ce l’hanno gli israeliani; torniamo a chiedere sanzioni per quel governo; torniamo a chiedere un cessate il fuoco immediato e di portare tutti gli aiuti umanitari”.
Conte: “Meloni difenda i connazionali sulla Flotilla”
“‘Saranno trattati come terroristi’. Sarebbe questo il piano di Israele contro gli attivisti salpati anche dai porti italiani con le barche della Global Sumud Flotilla per portare aiuti, sostegno, rompere l’assedio e l’ignavia sul genocidio e la carestia dei palestinesi a Gaza. Siamo oltre l’assurdo: un criminale come Netanyahu agisce impunito dopo aver trucidato oltre 60mila palestinesi, di cui 20mila bambini; chi porta aiuti umanitari con una grande spinta popolare anche dall’Italia rischia di essere trattato come un terrorista e vessato”. Così il presidente M5S Giuseppe Conte in un post sui social.
“Meloni intende lasciare da parte i selfie col cappellino per schierarsi dalla parte di chi sceglie di impegnarsi per fermare questo orrore o lascia fare, come sempre, il suo amico Netanyahu?- prosegue – Dirà e farà qualcosa a difesa dei suoi connazionali impegnati in questa operazione e dei tanti cittadini che l’hanno sostenuta? A quando le sanzioni e l’embargo sulle armi? La premier ha perso le parole e il patriottismo. Oltre al sostegno economico dato alle realtà italiane impegnate a portare aiuti al popolo palestinese, il M5S terrà altissima l’attenzione e si farà sentire in tutte le Istituzioni contro l’ignavia di chi ci governa. Il silenzio e l’immobilismo sono degli ignavi e dei complici”.
Stamattina una tempesta ha costretto la Flotilla a tornare a Barcellona
“A causa delle condizioni meteorologiche pericolose, abbiamo effettuato una prova in mare e poi siamo tornati in porto per far passare il temporale. Ciò ha comportato un ritardo nella nostra partenza per evitare di correre rischi con le barche più piccole. Affrontando venti superiori ai 30 nodi e la natura imprevedibile del Mediterraneo, abbiamo preso questa decisione per dare priorità alla sicurezza e al benessere di tutti i partecipanti e per proteggere il successo della nostra missione”. È quanto si legge in una nota diffusa dalla Global Sumud Flotilla.
La tempesta che ha riguardato la costa catalana ha costretto al rientro nel porto di Barcellona della Global Sumud Flotilla. La sosta forzata ha consentito ai promotori dell’iniziativa umanitaria ulteriori modifiche alle imbarcazioni che compongono il gruppo. La Flotilla aveva preso il mare alle 15 di ieri, domenica 31 agosto, alla volta della Tunisia, ma dopo diverse ore di navigazione, le condizioni proibitive del mare hanno costretto gli equipaggi al rientro in Spagna. La nuova partenza è fissata per oggi pomeriggio.
Global Sumud Flotilla: “Noi pacifici e non violenti, vogliamo un corridoio umanitario”
“Abbiamo avuto un’ondata di solidarietà che non ci saremmo mai aspettati. Noi vogliamo dirlo, saremo una flotta non violenta, pacifica, umanitaria, vogliamo provare a riaprire un corridoio umanitario verso Gaza. Vogliamo provare a chiedere che i corridoi umanitari istituzionali che attualmente sono chiusi ormai da mesi possano essere riaperti. Vogliamo chiedere che questo genocidio indiscriminato e impunito finisca e che la popolazione civile di Gaza non debba essere più sottoposta a questo tipo di barbarie che francamente già non sarebbe stato accettabile 300 anni fa, ma certamente oggi, sottoporre a fame e sete bambini, donne, persone assolutamente innocenti ci sembra vergognoso e dovrebbe essere vergognoso per tutti”. A dirlo a Rainews è stata Maria Elena Delia, portavoce per l’Italia della Global Sumud Flotilla.
Jovanotti: “Iniziativa grandiosa e rischiosa, riponiamo speranza in loro”
“Chiedo alla nostra politica, alle nostre istituzioni, al nostro governo e ai governi europei di mobilitarsi il più possibile soprattutto perché si fermi questa cosa che sta accadendo sotto i nostri occhi” che “ci fa sentire così male e così disperati, così addolorati in tutti i sensi”. Così Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, parlando della situazione nella Striscia di Gaza, oggi a Firenze, dove ha ricevuto il Pegaso d’oro, massimi riconoscimento della Regione Toscana.
Poi, a proposito della partenza della Global Sumud Flotilla, con cui si intende forzare il blocco navale israeliano e portare aiuti umanitari a Gaza, Jovanotti ha aggiunto: “In modo marinaresco, quello che si dice quando partono le navi, buon vento alla Global Sumud Flotilla, che porti la pace, che faccia accadere la pace e che si apra uno spiraglio. E’ un’iniziativa grandiosa, rischiosa e tutti riponiamo grandi speranze nella possibilità che questa flottiglia di tante barche che stanno partendo ottenga il risultato del cessate il fuoco e una futura convivenza pacifica in quella terra. La mia è una speranza, come dire, disperata. Però, ogni iniziativa come questa, che è una grande iniziativa, mi trova non solo favorevole, ma anche sostenitore in ogni modo possibile nell’ambito di quello che posso fare io”.
L’opera di Laika per la Global Sumud Flotilla
‘Sumud’ è il titolo della nuova opera della street artist Laika, realizzata sulle navi della Global Sumud Flotilla, in partenza da Barcellona verso Gaza. Il dipinto raffigura una donna palestinese che, con il dito puntato in avanti, indica la rotta. Alle sue spalle si apre una scia con i colori della bandiera palestinese. “Qualcuno ha detto che la Global Sumud Flotilla è un fallimento e non sarebbe dovuta esistere: è vero. Non doveva esserci questo terribile genocidio, né questa marea di persone che mi emoziona e mi toglie il fiato per la loro forza nel resistere, mettendosi in pericolo. Ho voluto lasciare una traccia, un messaggio nel posto giusto”, spiega Laika.