È di almeno 49 morti il bilancio del naufragio di un’imbarcazione di migranti avvenuto martedì mattina al largo della Mauritania. Lo ha riferito oad Associated Press il capo della Guardia costiera mauritana, Mohamed Abdallah, spiegando che l’imbarcazione proveniva dal Gambia e si è ribaltata davanti alla costa di Mheijrat. “L’imbarcazione era partita dal Gambia una settimana fa con a bordo 160 persone, fra cui cittadini senegalesi e gambiani”, ha riferito Abdallah ad AP, spiegando che “quando i migranti hanno visto le luci di Mheijrat, hanno cercato di spostarsi su un lato della barca, causandone il ribaltamento”. Il funzionario ha dichiarato che 49 corpi sono stati portati a riva e che finora sono state salvate solo 17 persone, mentre gli altri – che sono oltre 90 – rimangono dispersi.
Le acque del paese transito da Africa Subshariana
Negli ultimi anni le acque della Mauritania sono diventate una via di transito per i migranti provenienti dall’Africa subsahariana che cercano di raggiungere l’Europa, in particolare le Isole Canarie. A luglio del 2024 un incidente simile causò la morte di oltre 10 migranti diretti in Europa al largo della Mauritania, mentre altri 150 sono stati dichiarati dispersi. Le autorità del Paese hanno inasprito i controlli e le misure di espulsione dei migranti. L’anno scorso la Mauritania ha firmato un accordo da 210 milioni di euro con l’Unione europea con l’obiettivo di dissuadere i migranti dall’utilizzare il Paese per raggiungere l’Ue. Secondo alcune organizzazioni per i diritti umani, la Mauritania è stata anche accusata di abusi nei confronti dei migranti che transitano nel Paese nell’ambito di una repressione costiera a livello nazionale. Un numero crescente di migranti dell’Africa occidentale sta cercando di raggiungere l’Europa attraverso la pericolosa rotta costiera atlantica alla ricerca di una vita migliore. Nel settembre dello scorso anno,almeno 30 corpi sono stati trovati su una barca al largo della costa della capitale senegalese.

