(LaPresse) Oltre 200.000 persone sono state sfollate in Pakistan a causa delle alluvioni che hanno sommerso anche il santuario di Guru Nanak, fondatore della religione Sikh, situato nel distretto di Narowal vicino al confine con l’India. Nella provincia del Punjab orientale, le autorità hanno richiesto l’intervento dell’esercito per le operazioni di soccorso, dopo che le piogge monsoniche eccezionali e il rilascio d’acqua da dighe sovraccariche in India hanno causato esondazioni e inondazioni nelle zone di confine. Le evacuazioni di massa sono iniziate in sei distretti del Punjab. L’India ha avvisato il Pakistan del possibile rischio di inondazioni attraverso canali diplomatici, bypassando la Commissione delle acque dell’Indo, sospesa dopo un attacco in Kashmir. Nel distretto di Buner, nel nord-ovest del Pakistan, oltre 300 persone sono morte e più di 150 risultano disperse a causa delle inondazioni. Dal tardo giugno, le alluvioni hanno causato oltre 800 morti in tutto il Paese.