Israele si sta avvicinando alla fine della guerra a Gaza. Lo ha affermato il primo ministro Benjamin Netanyahu in un discorso all’inaugurazione del nuovo Museo della Knesset a Gerusalemme, nel luogo in cui il parlamento ha operato dal 1950 al 1966. Lo riporta Times of Israel.
“Proprio in questi giorni in cui si stanno ottenendo grandi vittorie contro quelli che sono venuti per distruggerci, mentre ci troviamo di fronte alla fine della campagna e lavoriamo per sconfiggere i resti dell’asse iraniano e liberare tutti i nostri ostaggi, siamo qui a celebrare il fatto della nostra esistenza e indipendenza nel cuore della nostra capitale eterna, Gerusalemme“, ha dichiarato Netanyahu.
Il piano per occupare Gaza City
Israele ha annunciato che intende conquistare Gaza City, la più grande area urbana della Striscia, già gravemente devastata dai ripetuti raid. Un’altra importante operazione di terra, in una delle poche zone di Gaza non ancora soggetta a ordini di evacuazione, provocherebbe probabilmente ulteriori sfollamenti di massa e comprometterebbe ulteriormente gli sforzi per fornire cibo, di cui c’è disperato bisogno nel territorio, dove gli esperti hanno avvertito che si sta diffondendo la carestia.
Il premier Benjamin Netanyahu ritiene che sia necessaria una maggiore pressione militare per raggiungere gli obiettivi di Israele, ovvero il ritorno degli ostaggi e la distruzione di Hamas.
Macron: “L’operazione a Gaza City è un disastro di gravità senza precedenti”
“L’annuncio del governo israeliano di un’espansione delle sue operazioni a Gaza City costituisce un disastro di una gravità senza precedenti e una corsa precipitosa verso una guerra permanente. Gli ostaggi israeliani e la popolazione di Gaza continueranno a essere le prime vittime di questa strategia”. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron a BfmTv. “Dobbiamo porre fine a questa guerra ora con un cessate il fuoco permanente”, ha aggiunto ancora.