New York, sparatoria in grattacielo: 5 morti, tra cui il killer

New York, sparatoria in grattacielo: 5 morti, tra cui il killer
(AP Photo/Angelina Katsanis)

E’ avvenuto nel pieno centro di Manhattan. L’aggressore ha sbagliato ascensore

Sono almeno cinque le persone, tra cui un agente di polizia, morte in una sparatoria in un edificio per uffici a Manhattan a New York. L’uomo armato aveva una “storia documentata di problemi di salute mentale”, ma il movente è ancora sconosciuto, ha dichiarato il commissario di polizia Jessica Tisch. Le autorità hanno identificato il sospettato, originario di Las Vegas, ed hanno affermato che si è suicidato. Il sindaco della città, Eric Adams, afferma che un altro uomo è rimasto gravemente ferito e versa ancora in condizioni critiche. Un agente fuori servizio ucciso era un immigrato di 36 anni proveniente dal Bangladesh. L’edificio in cui è avvenuto il fatto è a Park Avenue ed ospita alcune delle principali società finanziarie del paese e la National Football League.

 

Rancore aggressore verso Nfl per encefalopatia causata da football

 Una nota trovata sul corpo dell’uomo che ha aperto il fuoco in un grattacielo a Manhattan, uccidendo 4 persone prima di suicidarsi, suggerisce che covasse rancore nei confronti della National Football League (Nfl) per una presunta encefalopatia traumatica cronica di cui soffriva. Aveva giocato a football al liceo in California quasi vent’anni fa. Una persona informata sulla vicenda ha riferito ad Associated Press che nel biglietto Shane Tamura raccontava di soffrire di CTE, una malattia degenerativa del cervello collegata a commozioni cerebrali e altri traumi cranici ripetuti comuni negli sport di contatto come il football e diceva che il suo cervello avrebbe dovuto essere studiato dopo la sua morte. Il biglietto faceva anche specifico riferimento alla National Football League.

Killer voleva colpire sede Nfl ma ha sbagliato ascensore

Il sindaco di New York Eric Adams ha affermato che l’uomo armato che ha ucciso ieri quattro persone in un edificio di Manhattan stava cercando di raggiungere la sede della National Football League (Nfl), ma ha sbagliato ascensore. Gli investigatori ritengono che Shane Tamura stesse cercando di raggiungere gli uffici della Nfl dopo aver sparato a diverse persone nell’atrio dell’edificio, ma che abbia accidentalmente preso l’ascensore sbagliato. Quattro persone, tra cui un agente di polizia di New York fuori servizio, sono state uccise. La polizia ha aggiunto che Tamura aveva problemi mentali. 

Polizia: “Killer aveva problemi di salute mentale

L’uomo che con un fucile ha sparato in un grattacielo di Manhattan uccidendo 4 persone, tra cui un agente di polizia di New York, prima di suicidarsi, aveva “problemi di salute mentale”. Lo ha detto la commissaria di polizia Jessica Tisch, identificando l’aggressore come Shane Tamura di Las Vegas. Il movente del gesto resta sconosciuto. “Stiamo lavorando per capire perché abbia preso di mira proprio questo luogo”, ha detto Tisch. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l’uomo mentre usciva da una BMW in doppia fila poco prima delle 18.30 ora locale (le 00.30 in Italia), con un fucile M4, per poi attraversare una piazza pubblica ed entrare nell’edificio che ospita la sede della NFL e della Blackstone. A quel punto, ha iniziato a sparare, uccidendo un agente di polizia che lavorava per la sicurezza dell’azienda e poi colpendo una donna che cercava di ripararsi mentre lui sparava all’impazzata nella hall. Tamura si è poi diretto verso gli ascensori e ha sparato a una guardia alla reception e a un altro uomo nella hall. Ha preso l’ascensore fino al 33° piano, dove si trovano gli uffici della Rudin Management, la società proprietaria dell’edificio, e ha ucciso una persona. L’uomo si è poi suicidato. Il grattacielo, al 345 di Park Avenue, ospita anche gli uffici della società di servizi finanziari KPMG. Gli agenti hanno trovato una custodia per fucili, una pistola, caricatori, munizioni e farmaci nell’auto di Tamura. Dalle prime indagini è emerso che il veicolo dell’aggressore ha attraversato il Paese, passando per il Colorado il 26 luglio, poi il Nebraska e l’Iowa il 27 luglio. L’auto era a Columbia, nel New Jersey, alle 16.24 di ieri. Poco dopo è entrato a New York City. 

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