Gaza-Israele, le notizie del giorno del 28 luglio 2025

Gaza-Israele, le notizie del giorno del 28 luglio 2025
Trucks carrying humanitarian aids enter the Rafah crossing between Egypt and the Gaza Strip, Sunday, July 27, 2025. (AP Photo/Mohamed Arafat)

Media: almeno 43 morti negli ultimi attacchi dell’Idf

A poche ore dalla tregua umanitaria scattata nella Striscia di Gaza continua l’arrivo di aiuti umanitari alla popolazione sia dal cielo che da terra: sia gli aerei dell‘Idf che quelli di Paesi vicini come Giordania ed Emirati, hanno lanciato tonnellate di cibo mentre camion egiziani sono entrati attraverso il valico di Rafah. Nelle ultime ore sono arrivate anche le parole del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, secondo cui a Gaza “non c’è fame”. Per il ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas, sono 14 i nuovi decessi nelle ultime 24 ore per malnutrizione e questo porta il numero totale dei morti per questa causa a 147, fra cui 88 bambini. Wafa riporta nuovi attacchi israeliani e altri morti, 34 nella giornata di lunedì.

Gaza-Israele, le notizie del giorno del 28 luglio 2025
Inizio diretta: 28/07/25 06:00
Fine diretta: 28/07/25 23:59
Trump: "Da ciò che si vede in tv a Gaza bambini molto affamati"

Il presidente Usa, Donald Trump, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse d’accordo con l’affermazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha affermato che “non c’è fame a Gaza”, ha detto: “Non lo so. Voglio dire, sulla base della tv direi di no perché quei bambini sembrano molto affamati”. Trump ha parlato a fianco del premier britannico Keir Starmer, che sta incontrando in Scozia. 

Idf: "Oggi lanciati a Gaza 20 pacchi di aiuti alimentari"

L’esercito israeliano (Idf) afferma che oggi 20 pacchi di aiuti umanitari sono stati lanciati dalla Giordania e dagli Emirati Arabi Uniti nella Striscia di Gaza, come parte degli sforzi in corso per alleviare il peggioramento delle condizioni umanitarie nell’enclave palestinese. Secondo una dichiarazione dell’Idf, l’operazione è stata condotta sotto la direzione della leadership politica israeliana in coordinamento con gli Emirati Arabi Uniti e la Giordania. È stata guidata dal Coordinatore delle Attività Governative nei Territori (Cogat) del ministero della Difesa. I pacchi di aiuti, tra cui cibo, sono stati consegnati sia nel nord che nel sud della Striscia di Gaza nelle ultime ore. Lo riporta il Times of Israel.

Trump: "Contatti con Netanyahu su diversi piani per rilascio ostaggi"

Parlando alla stampa dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer in Scozia, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che la posizione di alcuni ostaggi a Gaza è nota a Israele e agli Stati Uniti. “Sappiamo dove li tengono in alcuni casi”, ha detto, “non si vuole andare a calpestare quella zona perché significherebbe che quegli ostaggi verrebbero uccisi”. Trump ha sottolineato che lui e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sono in contatto per elaborare “diversi piani” per liberare gli ostaggi ancora detenuti a Gaza. “È diventato molto difficile trattare con Hamas negli ultimi giorni perché non vogliono rinunciare a questi ultimi 20, perché pensano che finché li avranno, avranno protezione”, ha ribadito, “ma non credo che funzionerà in questo modo”, aggiunge. Gli ostaggi, ha assicurato, sono “in grossi guai”. Lo riporta il Times of Israel

Trump: "Creeremo centri alimentari a Gaza"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, incontrando la stampa in Scozia con il premier del Regno Unito Keir Starmer ha affermato: “Dobbiamo prenderci cura delle necessità umanitarie in quella che un tempo chiamavano Striscia di Gaza“. “Creeremo dei centri alimentari e lo faremo in collaborazione con persone molto valide, e forniremo i fondi necessari”, ha annunciato Trump, precisando che gli Stati Uniti hanno incassato “migliaia di miliardi di dollari”, presumibilmente in riferimento ai dazi pagati dalle aziende statunitensi sulle importazioni estere, e che “spenderanno un po’ di soldi per comprare del cibo”. “Altre nazioni si stanno unendo a noi. So che anche la vostra nazione si sta unendo a noi”, ha aggiunto rivolgendosi a Starmer, “tutte le nazioni europee si sono unite a noi, e anche altre ci hanno chiamato e vogliono essere d’aiuto”. Trump ha spiegato che l’obiettivo è che “le persone possano entrare liberamente”, senza “confini”, aggiungendo: “Non avremo recinzioni”. “Vedono il cibo, è tutto lì ma hanno delle recinzioni, nessuno può prenderlo. È pazzesco quello che succede lì”, ha concluso. 

Trump: "Cessate il fuoco a Gaza è possibile"

“Un cessate il fuoco è possibile”. Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, a proposito della guerra a Gaza. “Bisogna porre fine” alla guerra, ha aggiunto il tycoon, parlando in Scozia, dove sta incontrando il premier britannico Keir Starmer.

Trump: "Hamas non rilascerà ultimi ostaggi, sono come scudi"

Hamas non rilascerà gli ultimi 20 ostaggi perché “sono come il loro scudo”. Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, parlando a fianco del premier britannico Keir Starmer in Scozia, nel golf resort del tycoon vicino Turnberry. Trump dice di avere sempre detto che “quando si arriva agli ultimi 20” ostaggi, Hamas “non li rilascerà perché sono come uno scudo”. “Bisognerà fare qualcosa”, ha aggiunto.

Ambasciatore Israele in Italia: "Sdegno per uso immagine di bimbo con fibrosi cistica"

Sdegno per l’uso misitificatorio dell’immagine di un bambino affetto da fibrosi cistica per legittimare la tesi per cui Israele stia affamando deliberatamente Gaza“. È quanto scrive in un post su X l’ambasciatore israeliano in Italia Jonathan Peled, commentando la foto utilizzata in prima pagina dal Fatto quotidiano e rilanciata dal leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte per denunciare la carestia a Gaza. “Chiediamo rettifica immediata e pubblicazione di informazioni accurate”, ha aggiunto Peled, “la manipolazione di immagini di bambini per fini propagandistici è inaccettabile. Tale pratica viola i principi fondamentali del fare informazione, danneggiado il diritto del pubblico ad essere informato in modo accurato e imparziale. Israele profonde ogni sforzo per fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza oppressa dai terroristi di Hamas”.

Al Jazeera: "Salgono a 43 i morti in attacchi Israele oggi a Gaza"

Almeno 43 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani lanciati oggi in tutta la Striscia di Gaza. Tra loro ci sono nove persone che erano alla ricerca di aiuti. Lo hanno riferito ad Al Jazeera fonti negli ospedali di Gaza.

Fonti sanitarie, salgono a 34 i morti in attacchi Israele a Gaza

E’ di 34 morti il bilancio degli attacchi israeliani che hanno colpito diverse località di Gaza lunedì, all’indomani dell’allentamento delle restrizioni sugli aiuti da parte di Israele a fronte del peggioramento della crisi umanitaria nella Striscia. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali. Domenica Israele ha annunciato che l’esercito avrebbe sospeso ogni giorno per 10 ore fino a nuovo avviso le operazioni a Gaza City, Deir al-Balah e Muwasi, al fine di consentire un miglioramento del flusso di aiuti ai palestinesi a Gaza, dove cresce la preoccupazione per la fame, e di designare percorsi sicuri per la consegna degli aiuti. Israele ha dichiarato che continuerà le operazioni militari parallelamente alle nuove misure umanitarie. Gli ultimi attacchi sono avvenuti al di fuori del periodo di tregua dichiarato da Israele, fra le 10 e le 20. Le agenzie umanitarie hanno accolto con favore le nuove misure di aiuto, che includono anche il lancio di aiuti aerei su Gaza, ma hanno affermato che non sono sufficienti per contrastare la fame dilagante nella Strisciai, all’indomani dell’allentamento delle restrizioni sugli aiuti da parte di Israele a fronte del peggioramento della crisi umanitaria nella Striscia. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali. Domenica Israele ha annunciato che l’esercito avrebbe sospeso ogni giorno per 10 ore fino a nuovo avviso le operazioni a Gaza City, Deir al-Balah e Muwasi, al fine di consentire un miglioramento del flusso di aiuti ai palestinesi a Gaza, dove cresce la preoccupazione per la fame, e di designare percorsi sicuri per la consegna degli aiuti. Israele ha dichiarato che continuerà le operazioni militari parallelamente alle nuove misure umanitarie. Gli ultimi attacchi sono avvenuti al di fuori del periodo di tregua dichiarato da Israele, fra le 10 e le 20. Le agenzie umanitarie hanno accolto con favore le nuove misure di aiuto, che includono anche il lancio di aiuti aerei su Gaza, ma hanno affermato che non sono sufficienti per contrastare la fame dilagante nella Striscia

Ministero Salute Gaza: 14 morti per fame in 24 ore, in totale 147 e 88 sono bambini

Sono 14 i nuovi decessi registrati nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore a causa della malnutrizione e questo porta il numero totale dei morti per questa causa a 147, fra cui 88 bambini. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza. 

Ministero Gaza, circa 100 morti ieri mentre cercavano aiuti

Sono quasi 100 le persone uccise ieri nella Striscia di Gaza mentre erano in cerca di aiuti umanitari. È quanto riferisce il ministero della Sanità della Striscia, secondo quanto riporta l’emittente britannica Sky News. Il ministero precisa che 67 di queste persone sono state uccise nel nord di Gaza.

Media, 34 morti in attacchi Idf su Gaza dall'alba, 5 in cerca aiuti 

Sono 26 i palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dal fuoco delle forze israeliane dall’alba e fra loro ci sono 5 civili che sono stati presi di mira mentre erano in attesa di aiuti umanitari. Lo riferisce Al-Jazeera, citando fonti ospedaliere. La stessa emittente, citando fonti mediche, aveva riferito poco prima che le forze israeliane avevano sparato contro palestinesi in attesa di aiuti nei pressi del corridoio Netzarim, nel centro di Gaza, uccidendo almeno una persona e ferendone diverse altre; inoltre aveva riferito di spari delle forze israeliane anche nei pressi di un altro sito di aiuti, nella zona di Rafah, nel sud della Striscia.

Parolin: "Riconoscere Palestina? Da tempo il Vaticano lo ha fatto"

Riconoscimento Stato di Palestina proposto da Macron? “Noi l’abbiamo già riconosciuto. ‘Da mo’, come dite voi. Per noi quella è la soluzione cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l’uno all’altro in autonomia e sicurezza”. Lo ha detto il Segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin margine di un evento del Giubileo degli Influencer. Sul fatto che un riconoscimento dello stato palestinese possa essere prematuro Parolin ha risposto: “Perché prematuro? Secondo noi la soluzione passa tramite il dialogo tra le due parti anche se la situazione in Cisgiordania rende tutto più difficile. Infine sugli esiti dell’indagine sull’attacco israeliano alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, Parolin ha detto: “Non ho altri elementi per fare una valutazione differenti. Non abbiamo potuto fare un’indagine indipendente. Prendiamo come buoni i risultati da parte dell’ esercito israeliano insistendo perché si stia attenti perché l’impressione è che tante volte questi errori si ripetano. Bisognerà porre una particolare attenzione per evitare che i luoghi di culto e le istituzioni umanitarie possano essere colpiti”.

Salgono a 16 i morti in attacchi Israele su Gaza da stamattina

Altri 3 palestinesi sono stati uccisi oggi in un bombardamento israeliano su Gaza City, che ha colpito la casa della famiglia Al-Kharoubi nel quartiere di Al-Daraj, nella zona est della città. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Queste vittime si aggiungono ai 13 morti di cui aveva riferito poco prima la stessa Wafa, portando dunque a 16 morti il bilancio complessivo degli attacchi israeliani di oggi sulla Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dall’agenzia, 5 persone sono state uccise in un bombardamento su una casa nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Younis; altre 5 persone sono state uccise nel bombardamento israeliano di una casa a 3 piani appartenente alla famiglia Nofal vicino a una fabbrica dell’Unrwa nel quartiere giapponese a ovest di Khan Younis; e altri 3 palestinesi sono stati uccisi nel bombardamento di una casa nel campo profughi di Maghazi, nella Striscia di Gaza centrale. Decine i feriti.

Media, morto un altro neonato per malnutrizione a Gaza

Un altro neonato è morto a Gaza causa della malnutrizione dovuta alla carenza di latte in polvere. Lo riferisce ad Al-Jazeera una fonte dell’ospedale Al-Shifa di Gaza City. Il bambino è stato identificato come Muhammad Ibrahim Adas. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Gaza City è stata la città più colpita dalla malnutrizione nella Striscia di Gaza, con quasi un bambino su 5 sotto i 5 anni che soffre di malnutrizione acuta.

Netanyahu: "Non c'è fame a Gaza"
Netanyahu

“Non esiste una politica di fame a Gaza, e non c’è fame a Gaza“. Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, intervenendo a Gerusalemme a una conferenza cristiana ospitata da Paula White, consigliera del presidente Usa Donald Trump e pastore evangelico. Lo riporta il Times of Israel. Israele ha “consentito l’ingresso della quantità (di aiuti ndr.) richiesta dal diritto internazionale” e ha consegnato “1,9 milioni di tonnellate di aiuti dall’inizio della guerra” nell’ottobre 2023, ha proseguito Netanyahu. E ancora: Israele “ha consentito gli aiuti umanitari per tutta la durata della guerra, altrimenti non ci sarebbero più abitanti a Gaza”, ha detto.

Netanyahu ha sostenuto che la decisione di Israele di introdurre ‘pause umanitarie’ sia stata presa dopo che alcune agenzie “ben intenzionate”, così come le Nazioni Unite, hanno addotto quelle che definisce “scuse” per non consegnare gli aiuti in zone di combattimento nonostante l’esistenza di “corridoi sicuri”. “Quindi lo abbiamo appena annunciato formalmente. Ecco i corridoi sicuri, e l’Onu non ha più scuse. Non ci sono più scuse. Smettete di mentire… Smettete di accusare deliberatamente Israele di questa grave falsità”, ha dichiarato Netanyahu presentando una sua visione delle cose e accusando apertamente le Nazioni Unite. Il premier israeliano ha inoltre ringraziato i sostenitori evangelici per aver sostenuto Israele contro le false accuse, dicendo: “Abbiamo un ottavo fronte: la battaglia per la verità. E non riesco a pensare a nessuno che possa combattere questa battaglia al nostro fianco meglio dei nostri numerosi amici cristiani”, ha detto 

Wafa, attacco Israele su Gaza: 13 morti tra cui 2 bimbi

Almeno 13 palestinesi, tra cui due bambini, sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti domenica dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulle persone in attesa di aiuti umanitari nel nord e nel sud di Gaza, secondo fonti mediche. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Nel sud dell’enclave, sei civili sono stati uccisi nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti a sud-ovest di Khan Younis, dove la folla si era radunata nella speranza di ricevere rifornimenti essenziali nel contesto della politica israeliana di carestia sistematica in corso nell’enclave assediata. Nel frattempo, altri sei palestinesi sono stati uccisi dopo essere stati presi di mira dal fuoco dell’esercito israeliano nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti alla periferia di Rafah. Nella Striscia di Gaza centrale, almeno un palestinese è stato ucciso in un attacco israeliano simile contro i richiedenti aiuti nel cosiddetto Corridoio di Netzarim. In un altro incidente, le forze israeliane hanno preso di mira i civili in attesa di aiuti vicino al valico di Zikim nel nord di Gaza, provocando ulteriori feriti. Il numero esatto dei feriti rimane poco chiaro.  

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