Guerra in Medio Oriente, le notizie di oggi 19 luglio – La diretta

Guerra in Medio Oriente, le notizie di oggi 19 luglio – La diretta

Spari dell’Idf nella Striscia: decine di vittime. Trump: “Altri 10 ostaggi molto presto saranno liberati”

Medio Oriente, le notizie di oggi 18 luglio – La diretta
Israele e Siria hanno concordato un cessate il fuoco sostenuto da Turchia, Giordania e altri Paesi. Lo ha annunciato in un post su X l’ambasciatore statunitense ad Ankara, Tom Barrack. Lo riporta Sky News. “Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme alle altre minoranze, a costruire una nuova identità siriana unita”, ha affermato il diplomatico nel post. Intanto proseguono i raid dello Stato ebraico a Gaza. Decine i palestinesi morti.
Inizio diretta: 19/07/25 07:00
Fine diretta: 19/07/25 23:00
Media, oltre 100 morti oggi a Gaza in raid Israele

Almeno 104 palestinesi sono stati uccisi oggi nei raid dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza, secondo quanto riferito ad Al Jazeera da fonti ospedaliere. Tra questi, hanno aggiunto le fonti, ci sono 37 persone che erano in attesa di aiuti umanitari.

Salgono a 90 i palestinesi uccisi oggi a Gaza da fuoco Idf

Almeno 90 persone sono state uccise negli attacchi israeliani a Gaza dall’alba, secondo quanto riferito ad Al Jazeera da fonti negli ospedali del territorio. Tra le vittime ci sono 36 persone che erano in attesa degli aiuti umanitari.

 

Media, 70 morti dall'alba a Gaza, 36 erano in attesa di aiuti

Fonti negli ospedali di Gaza hanno riferito ad Al Jazeera che dall’alba di oggi 70 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco dell’esercito israeliano, tra cui 36 che erano in attesa degli aiuti umanitari nei pressi dei centri della Gaza Humanitarian Foundation. Quattro corpi sono stati recuperati nel luogo degli attacchi israeliani a Bani Suheila, a est di Khan Younis. Nel frattempo, una fonte dell’ospedale Al-Ahli ha detto che tre persone sono state uccise e molte altre sono rimaste ferite in due attacchi aerei israeliani sul quartiere di Zeitoun, a sud di Gaza City.

Siria, Ong: "Salgono a 940 i morti in scontri"

Secondo l’ong Osservatorio siriano per i diritti umani è salito ad almeno 940 il bilancio dei morti negli scontri scoppiati in Siria una settimana fa tra drusi e beduni. Le vittime sono così distribuite: 406 morti del governatorato di Sweida, di cui 80 civili, tra cui 4 bambini e 4 donne e 330 membri del ministero della Difesa e della Pubblica Sicurezza, tra cui 18 appartenenti alle tribù beduine; 15 membri dei ministeri della Difesa e dell’Interno uccisi in raid israeliani; tre persone, tra cui una donna e due individui non identificati, uccise nel bombardamento dell’edificio del ministero della Difesa da parte dell’aviazione israeliana; un giornalista ucciso durante gli scontri a Sweida; 182 persone, tra cui 26 donne, 6 bambini e un uomo anziano, uccise in esecuzioni sommarie sul campo da membri dei ministeri della Difesa e dell’Interno; tre membri della tribù beduina, tra cui una donna e un bambino, uccisi in esecuzioni sommarie da militanti drusi. 

Siria, Al-Sharaa: "Intervento Israele ha spinto Paese in fase pericolosa"

Nel suo secondo discorso televisivo dall’inizio dei combattimenti, il presidente siriano ad interim, Ahmed Al-Sharaa ha affermato che l’intervento israeliano negli scontri scoppiati tra drusi e beduini nella provincia di Sweida “ha spinto il Paese in una fase pericolosa”. Israele ha lanciato decine di attacchi aerei contro convogli di combattenti governativi e ha colpito il quartier generale del ministero della Difesa siriano nel centro di Damasco, affermando di sostenere i drusi, che costituiscono una comunità consistente in Israele, sono considerati una minoranza leale e spesso prestano servizio nell’esercito israeliano. 

Ghf: "Già avvertito di non avvicinarsi a nostri siti di notte"

 In una dichiarazione, la Gaza Humanitarian Foundation (GHF) ha affermato che non si sono verificati incidenti nei pressi dei suoi siti di distribuzione di aiuti. Ha aggiunto che gli spari israeliani segnalati, e che avrebbero ucciso oltre 30 persone, sono avvenuti lontano dai siti e ore prima della loro apertura. “Abbiamo ripetutamente avvertito le persone in cerca di aiuto di non recarsi nei nostri siti durante la notte e nelle prime ore del mattino”, ha affermato la Ghf.

Media: 60 morti dall'alba a Gaza, 35 erano in attesa di aiuti

Fonti negli ospedali di Gaza hanno riferito ad Al Jazeera che dall’alba di oggi 60 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco dell’esercito israeliano, tra cui 35 erano in attesa degli aiuti umanitari nei pressi dei centri della Gaza Humanitarian Foundation.

Gideon Saar: "Discorso Al-Sharaa a sostegno jihadisti. Pericolo per minoranze"

“Il discorso del presidente siriano Ahmed al-Sharaa è stato una dimostrazione di sostegno agli attentatori jihadisti (secondo le parole di al-Shara: ‘Le tribù beduine come simbolo di valori e principi nobili’) e di condanna delle vittime (la minoranza drusa attaccata)”. È quanto scrive in un post sul social X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, dopo l’annuncio di un cessate il fuoco tra Israele e Siria nella provincia di Sweida. “Conclusione: nella Siria di Al-Sharaa è molto pericoloso essere membri di una minoranza, che si tratti di curdi, drusi, alawiti o cristiani. Ciò è stato dimostrato più volte negli ultimi sei mesi”, ha aggiunto Saar, “la comunità internazionale ha il dovere di garantire la sicurezza e i diritti delle minoranze in Siria e di subordinare la riammissione della Siria nella famiglia delle nazioni alla loro protezione”. 

Testimoni: "Idf ha sparato contro la folla indiscriminatamente"

Gli oltre 40 palestinesi uccisi oggi a Gaza dal fuoco dell’esercito israeliano erano nei pressi dei centri gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation. Mahmoud Mokeimar, un testimone oculare, ha raccontato di aver camminato insieme a una folla di persone, per lo più giovani uomini, verso il centro di distribuzione di cibo. Nella zona di Teina, a circa 3 chilometri dal centro di aiuti a est della città di Khan Younis, le truppe israeliane hanno sparato colpi di avvertimento mentre la folla avanzava, prima di aprire il fuoco sui manifestanti. “È stato un massacro, l’occupazione ha aperto il fuoco su di noi indiscriminatamente”, ha detto. Ha poi aggiunto di essere riuscito a fuggire, ma di aver visto almeno tre corpi immobili a terra e molti altri feriti in fuga. Akram Aker, un altro testimone, ha detto che le truppe hanno sparato con mitragliatrici montate su carri armati e droni. Ha precisato che la sparatoria è avvenuta tra le 5 e le 6 del mattino. “Ci hanno circondato e hanno iniziato a sparare direttamente contro di noi”, ha raccontato, aggiungendo di aver visto molte vittime a terra. “Abbiamo gridato: ‘Cibo, cibo’, ma non ci hanno parlato. Hanno semplicemente aperto il fuoco”, ha raccontato Sanaa al-Jaberi, una donna di 55 anni. Altre sette persone, tra cui una donna, sono state uccise nella zona di Shakoush, a poche centinaia di metri a nord di un altro centro del GHF nella città più meridionale di Gaza, Rafah. 

Siria, Al-Sharaa: "Impegno a proteggere tutte le minoranze"

“Lo Stato siriano si impegna a proteggere tutte le minoranze e le sette nel Paese e sta procedendo a chiamare a rispondere tutti i trasgressori”. Così il presidente siriano ad interim, Ahmed Al-Sharaa dopo la conferma del cessate il fuoco “immediato e completo” nella provincia a maggioranza drusa di Sweida.”Condanniamo tutti i crimini e le violazioni che si sono verificati, sia all’interno che all’esterno di Sweida, e sottolineiamo l’importanza di ottenere giustizia e far rispettare la legge”, ha aggiunto Al-Sharaa citato dall’agenzia Sana.

Siria, presidenza conferma: "Cessate il fuoco immediato e completo"

La presidenza siriana ha annunciato un cessate il fuoco “immediato e completo” nella provincia a maggioranza drusa di Sweida e l’inizio del dispiegamento delle forze di sicurezza nella provincia. Una conferma dopo l’annuncio nella notte dell’inviato statunitense Thomas Barrack su un accordo tra Siria e Israele. La presidenza siriana ha affermato in una nota che le forze di sicurezza hanno iniziato a schierarsi in diverse zone per garantire l’attuazione del cessate il fuoco. 

Almeno 42 morti in raid israeliani dall'alba di oggi a Gaza
Medio Oriente

Fonti negli ospedali di Gaza hanno riferito che 42 persone sono state uccise negli attacchi dell’esercito israeliano dall’alba di oggi nella Striscia. L’Idf ha sparato nei pressi di un centro di distribuzione alimentare a Rafah. Secondo Al Jazeera dalla fine di maggio sono state uccise circa 900 persone in attesa di cibo.

Trump: "Altri 10 ostaggi a Gaza molto presto saranno liberati"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che altri 10 ostaggi detenuti a Gaza saranno rilasciati “molto presto”. “Abbiamo recuperato la maggior parte degli ostaggi. Ne avremo altri 10 a breve e speriamo di concludere in fretta”, ha detto Trump durante una cena con i senatori repubblicani alla Casa Bianca. 

Accordo Israele-Siria per il cessate il fuoco

Israele e Siria hanno concordato un cessate il fuoco sostenuto da Turchia, Giordania e altri Paesi. Lo ha annunciato in un post su X l’ambasciatore statunitense in Turchia, Tom Barrack. Lo riporta Sky News. “Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme alle altre minoranze, a costruire una nuova identità siriana unita”, ha affermato Barrack nel post. 

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